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Madri costrette a rapporti sessuali per sfamare i figli nei “campi per le vedove” in Siria

Le donne e i bambini dei cosiddetti “campi per vedove” in Siria vivono condizioni di povertà e degrado secondo quanto rilevato dall’ultimo report dell’ong World Vision. Molte donne single sono state costrette a rapporti sessuali in cambio di cibo e denaro.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Donne e bambini nei cosiddetti "campi per vedove" in Siria vivono condizioni di degrado e violenza secondo il report della Ong World Vision. Si tratta di luoghi (28 campi accessibili in tutto nel nord-ovest della Siria) nei quali vivono decine di migliaia di vedove siriane o donne divorziate insieme ai loro figli. Qui il 34% dei bimbi intervistati dall'Ong a dichiarato di aver subito violenze e il 2% ha rivelato di esser stato costretto al matrimonio nonostante la giovane età.

L'80% delle donne, invece, afferma di non avere assistenza sanitaria adeguata. Molte sono state costrette a rapporti sessuali pur di sopravvivere: le donne single, infatti, non possono lasciare i campi per trovare lavoro e mantenere i propri figli. Per questo motivo sono obbligate a offrire rapporti alle guardie o agli stessi gestori degli insediamenti in cambio di cibo, denaro e mezzi per sopravvivere.

Anche il lavoro minorile è un problema in questo tipo di realtà: il 58% dei ragazzi dagli 11 anni in su è costretto a lavorare. La cifra si attesta al 49% per quanto riguarda le ragazze. L'Ong World Vision spiega che a 11 anni i bambini sono reputati già adulti e vengono quindi trattati come tali. Molti sono costretti ad abbandonare le madri, senza una prospettiva per il futuro o un luogo dove andare. "Il mondo esprime giustamente solidarietà all'Ucraina – spiega Alexandra Materi, autrice del report – e i governi sono impegnati a soddisfare i bisogni umanitari del Paese invaso, ma le donne siriane e i loro figli meritano la stessa empatia, la stessa compassione e lo stesso impegno. Il loro dolore non è meno importante".

Testimoni hanno riferito all'Ong di non avere neppure pane e acqua a sufficienza. Quando i bambini chiedono altro cibo, le madri sono costrette a chiedere loro di avere pazienza, perché acqua e pane sono i beni più importanti. Le donne non possono lasciare il campo per procurare legna utile a riscaldarsi o a cucinare. Incamminarsi da sole, infatti, è rischioso. Dal 2011 sono quasi 7 milioni i siriani sfollati. Circa 2,8 milioni vivono nei 1.300 campi per i profughi nel nord-ovest del Paese.

I campi per le vedove di Idlib e Aleppo sono gestiti dall'esercito turco e le condizioni sembrano essere molto peggiori di quelle registrate nei campi misti. Poca o nessuna fornitura di servizi essenziali alimenta la disperazione delle rifugiate, spesso sfruttate per rapporti sessuali in cambio di cibo. L'accesso a queste strutture è stato negato alle Ong locali.

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