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L’Ue potrebbe assumere competenze anche in materia sanitaria per fare fronte alle crisi future

Secondo l’Alto rappresentante della politica estera dell’Ue, Joesp Borrell, “gli europei si sono resi conto che ci sono sempre più problemi che non hanno una soluzione nazionale” e una pandemia è esattamente tra questi. Ragion per cui l’Unione europea potrebbe attribuirsi delle competenze in materia sanitaria, in modo da fronteggiare meglio le emergenze future.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo la pandemia di coronavirus l'Unione europea potrebbe attribuirsi delle competenze in materia sanitaria, in modo da fronteggiare meglio le emergenze future. A parlare di questa ipotesi è l'Alto rappresentante della politica estera dell'Ue, Joesp Borrell, prendendo parola al corso estivo dell'Università Uimp di Santander, ‘Quo vadis Europa: verso una geopolitica europea' e affermando: "Probabilmente l'Unione non è stata concepita per far fronte alle crisi sanitarie, perché allora non ce n'erano. Ma ora che sappiamo che esistono, ne abbiamo avuta una e forse ce ne saranno altre, dotare l'Unione di competenze in materia sanitaria – che secondo i trattati attuali ne ha pochissime – è qualcosa che è sul tavolo".

Per poi aggiungere: "E sono certo che ciò che per molto tempo non si pensava, perché non ritenuto necessario, ora lo sarà e all'Unione saranno dati più poteri per far fronte alle pandemie". Secondo Borrell "gli europei si sono resi conto che ci sono sempre più problemi che non hanno una soluzione nazionale" e una pandemia è esattamente tra questi: "Siamo andati insieme a comprare i vaccini. E abbiamo avuto problemi di approvvigionamento e con i tempi di consegna. Immaginate come sarebbe stato se i 27 paesi fossero andati ciascuno per conto proprio al mercato dei vaccini per cercare di acquistare il proprio. Sarebbero entrati in competizione tra loro, concorrenza nel senso di ‘Pago di più per averli prima'. Immaginate come sarebbero stati 27 paesi europei a bussare alle porte dei produttori in ordine sparso, ognuno cercando di salvarsi la pelle. Il risultato sarebbe stato infinitamente peggiore, senza dubbio", ha proseguito.

Per poi concludere: "Agire insieme premia e di fronte alle minacce che gravano sull'Europa, ci sono molti paesi europei che, se fossero soli, non avrebbero un posto a cui aggrapparsi, per dirla in modo molto colloquiale. In questo caso è vero che l'Ue ci rende più forti e più capaci. E penso che i cittadini abbiano avuto modo di percepirlo".

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