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Guerra in Ucraina

L’Ucraina ha chiesto agli Usa l’invio di bombe a grappolo

Secondo la Cnn rappresentanti del governo e del parlamento ucraino avrebbero chiesto nei mesi scorsi all’amministrazione Biden di fornire all’Ucraina testate caricate con bombe a grappolo.
A cura di Susanna Picone
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La richiesta agli Usa è arrivata da Kiev: fornire all’Ucraina, ormai da mesi in guerra con la Russia, bombe a grappolo. A riportare la notizia è la Cnn secondo cui, appunto, sarebbero stati dei rappresentanti del governo e del parlamento ucraino a chiedere nei mesi scorsi all'amministrazione Biden di fornire all'Ucraina testate caricate con bombe a grappolo.

Si tratta di armi vietate in più di cento Paesi, ma la Russia continua a utilizzarle. La Cnn aggiunge anche che questa è una delle richieste più controverse che l’Ucraina di Zelensky ha fatto a Biden. E sempre secondo quanto riporta il quotidiano americano, dei funzionari dell’amministrazione Usa avrebbero preso in esame la richiesta da mesi, senza respingerla in maniera definitiva per il momento.

Finora Washington ha sostenuto di essere pronta a garantire a lungo il supporto militare all’Ucraina, ma non ha mai parlato dell'impiego di bombe a grappolo. Secondo la Cnn questa opzione viene valutata con grande attenzione perché il suo impiego potrebbe alzare il livello di tensione.

Per il trasferimento di munizioni soggetto a divieto serve il via libera del Congresso. Secondo il network americano, il presidente Biden potrebbe anche decidere di accelerare le procedure ma i tempi comunque non sarebbero brevi.

Questo tipo di armi semina bombe che poi esplodono in un secondo momento e quindi possono mettere seriamente a rischio chiunque si trovi nei paraggi. La frammentazione produce un effetto secondario devastante di mini bombe.

Finora sia russi che ucraini hanno usato queste armi ma secondo un report di Human Rights Watch Mosca le ha usate in misura maggiore e prendendo di mira i civili, parchi, ospedali e centri culturali.

E la guerra sarà ancora lunga: l’ultimo messaggio di Putin al mondo è che "siamo ancora all’inizio" e che per il successo della "operazione speciale" Mosca è pronta a "difendersi con tutti i mezzi a disposizione", se non resteranno altre possibilità.

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