14 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito
Conflitto Israelo-Palestinese

L’Iran: “Attacco del 7 ottobre contro Israele è stata vendetta per uccisione Soleimani”. Hamas smentisce

Secondo il portavoce dei Pasdaran iraniani l’attacco di Hamas in Israele il 7 ottobre 2023 è stata una delle vendette per l’uccisione, avvenuta in Iraq nel 2020, di Qassem Soleimani. Ma Hamas ha smentito. Sale anche la tensione tra Erdogan e Netanyahu: “Premier israeliano come Hitler”.
A cura di Ida Artiaco
14 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Nella guerra tra Hamas e Israele, che continua senza sosta, entra a gamba tesa anche l'Iran. I Guardiani della rivoluzione, i Pasdaran iraniani, hanno infatti affermato oggi che l'attacco del 7 ottobre di Hamas in Israele è stato "una delle vendette" per l'uccisione del capo della Forza Quds, Qassem Soleimani, verificatosi in un raid Usa in Iraq nel gennaio del 2020.

"La  cosiddetta Tempesta di al-Aqsa è stata una delle vendette per l'uccisione di Soleimani", ha detto il portavoce dei Pasdaran, Ramzan Sharif, minacciando che Teheran "risponderà" dopo che lunedì è stato ucciso in Siria un comandante dei Guardiani della Rivoluzione.

"Queste vendette continueranno in luoghi e momenti diversi", ha minacciato, ribadendo – come riporta l'agenzia iraniana Tasnim – che Seyed Razi Mousavi, ucciso lunedì nei pressi di Damasco in un raid attribuito a Israele, "era responsabile di sostenere i Guardiani della Rivoluzione in Siria e rafforzare l'asse della resistenza" e "ha avuto un ruolo significativo nella preparazione di combattenti della resistenza nella lotta contro l'Is".

L'Iran: "Sarà una vendetta dura, anche contro gli Usa"

Il portavoce ha collegato l'uccisione di Mousavi "alla sconfitta irreparabile subita" da Israele il 7 ottobre. "L'uccisione del martire Mousavi è un proseguimento delle violazioni delle leggi internazionali" da parte di Israele, ha accusato, chiedendo agli organismi internazionali di "fermare questo processo". Altrimenti, ha detto, "si metteranno in pericolo la pace e la sicurezza internazionale".

L'Iran, ha ribadito, "si riserva il diritto di vendicarsi" e "sarà una vendetta dura". Secondo Sharif, la "risposta sarà una combinazione di azioni dirette e del fronte della resistenza", ovvero gli alleati di Teheran nella regione. In questo contesto, con un riferimento alle milizie filo-iraniane di Iraq e Siria, per il portavoce dei Pasdaran "è importante che gli americani accettino di dover abbandonare la regione".

Soleimani.
Soleimani.

Dopo le operazioni attribuite a Israele in territorio siriano e libanese, Sharif ha anche accusato il governo israeliano di "voler allargare il conflitto e attaccare altri Paesi" in un momento in cui è "molto sotto pressione". Per Sharif, "una delle strategie" di Israele sarebbe quella di trasformare il conflitto con Hamas nella Striscia di Gaza in una guerra tra Iran e Usa.

La smentita di Hamas

Hamas ha subito smentito l'affermazione dei pasdaran iraniani secondo cui l'attacco del 7 ottobre in Israele è stato una risposta all'uccisione del generale iraniano Qasem Soleimani 4 anni fa a Baghdad.

"Neghiamo – è detto in comunicato citato dai media – quando riferito dal portavoce delle Guardie Rivoluzionarie riguardo l'operazione e i suoi motivi. Abbiamo sottolineato più volte i motivi, il principale dei quali la principale è stata la minaccia alla moschea di Al-Aqsa. Ogni risposta della resistenza palestinese è una reazione all'occupazione e all'aggressione al popolo palestinese e ai luoghi santi".

Tensione tra Israele e la Turchia. Erdogan: "Netanyahu come Hitler"

Non solo l'Iran contro Israele. Sale la tensione anche tra Tel Aviv e la Turchia, complici le dichiarazioni del presidente Recep Tayyip Erdogan durante una cerimonia ad Ankara, trasmesse dalla tv di Stato Trt: "Quello che fa il premier israeliano Netanyahu non è da meno rispetto a quello che ha fatto (Adolf) Hitler", ha detto, aggiungendo che "oggi la Germania continua a pagare il prezzo di Hitler, per questo motivo non alzano la loro voce".

Immediata la risposta di Netanyahu: "Proprio Erdogan, che commette un genocidio fra i curdi e che si è aggiudicato il record mondiale di arresti di giornalisti contrari al regime, è l'ultimo che ci può fare prediche. Il nostro è l'esercito più morale al mondo, che combatte ed elimina l'organizzazione terroristica più disgustosa e crudele al mondo. Hamas-Isis, che si è macchiata di crimini contro la umanità e che Erdogan invece loda, offrendo anche ospitalità ai suoi dirigenti".

14 CONDIVISIONI
780 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views