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Libia, la Francia chiede alla NATO l’invio di truppe terrestri

I ribelli avvertono la comunità internazionale: senza un rapido intervento ci sarà un vero massacro. La Francia chiede alla NATO l’invio di squadre speciali terrestri per aiutare le operazioni aeree.
A cura di Cristian Basile
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Libia NATO

E' passato un mese da quando il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvota la risoluzione che autorizza l'uso della forza in Libia per proteggere i civili. Intervento che per adesso si è limitato ad attacchi aerei installazioni strategiche per il regime di Gheddafi, nonostante l'appello dei ribelli che richiedono dalla NATO un appoggio maggiore. Ma a breve la situazione potrebbe essere arrivata ad un punto di svolta.

Il deputato e presidente della Commissione degli Affari Esteri dell'Assemblea Nazionale francese, Alex Poniatowski, ha chiesto ieri all'Alleanza di inviare truppe terrestri in Libia. Il politico, del partito del presidente, Nicolas Sarkozy, ha dichiarato che l'attuale impegno in Libia potrebbe rivelarsi  "un fallimento", a causa dell'uso esclusivo della forza aerea che "mostra i suoi limiti di fronte a bersagli mobili".

"Senza l'informazione terrestre l'aviazione alleata brancola nel buio facendo moltiplicare i rischi di errori", ha puntualizzato Poniatowski in un comunicato. Se non si coordina rapidamente una "convergenza di azioni (…) tra gli attacchi aerei e la designazione degli obiettivi da terra, grazie all'invio di forze speciali, ci sarà un'importante perdita di vite umane", specificando però che visto che la risoluzione 1973 dell'ONU non consente l'invio di forze terrestri, non si tratterebbe di forze da combattimento ma solo di forze speciali che avranno l'unica missione di indentificare le coordinate degli obiettivi.

Dalla Libia intanto i ribelli avvertono la comunità internazionale che la città di Misurata vivrà un "vero massacro" se gli alleati non dovessero intervenire con maggiore determinazione. Nonostante durante l'ultima notte non ci siano stati bombardamenti, da domenica almeno 25 persone sono morte e più di 70 sono rimaste ferite durante l'assedio della città da parte delle forze di Gheddafi. La situazione è così grave che la Gran Bretagna ha deciso di inviare una nave per evacuare a 5.000 lavoratori intrappolati nella città.

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