Lavoratori Amazon: “Dormiamo in tenda fuori dal magazzino per paura di venire licenziati”

Lavoratori di Amazon costretti a vivere in una piccola tenda da campeggio allestita all'esterno dello stabilimento del colosso dell'e-commerce di Dunfermline, nel Regno Unito, per paura di perdere il loro posto di lavoro. A sollevare il caso è stato il quotidiano britannico Metro, suscitando irritazione anche oltremanica. L'incredibile denuncia sarebbe stata effettuata da alcuni addetti ai magazzini del famosissimo “big” americano delle consegne e degli acquisti online.
Stando a quanto rivelato di Metro alcuni dipendenti si sarebbero accampati con le proprie tende in un bosco nei pressi dello stabilimento in cui lavorano per il celebre colosso del commercio online. I lavoratori sarebbero stati spinti a dormire all'addiaccio dal terrore di arrivare tardi a lavoro e di conseguenza essere licenziati. Il clima intimidatorio, secondo i dipendenti protagonisti della vicenda (che hanno preferito rimanere del tutto anonimi, comprensibilmente), sarebbe stato instaurato da un dirigente dello stabilimento, che avrebbe dichiarato che un solo ritardo sarebbe costato loro il licenziamento.
Non potendo permettersi di pagare appartamenti più vicini alla sede di Amazon, parte del personale avrebbe optato per l’opzione “tenda”. Dal canto suo l'azienda di e-commerce è subito corsa ai ripari, dichiarando che "la società fornisce un ambiente di lavoro sicuro e confortevole. La sicurezza e il benessere dei lavoratori sono la nostra priorità, paghiamo stipendi competitivi retribuendo i nostri lavoratori con 7,50 sterline l’ora per chi inizia fino ad arrivare a 11 sterline l’ora per chi lavora con noi da più tempo".