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La salma del sergente Silvestri, caduto in Afghanistan, è in Italia (VIDEO)

Il feretro di Michele Silvestri è arrivato a Roma accolto dal pianto della famiglia e delle istituzioni, oggi i funerali di Stato. In Afghanistan, intanto, ancora un agguato contro le truppe Nato, uccisi due inglesi.
A cura di Susanna Picone
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Il feretro di Michele Silvestri è arrivato a Roma accolto dal pianto della famiglia e delle istituzioni, oggi i funerali di Stato. In Afghanistan, intanto, ancora un agguato contro le truppe Nato, uccisi due inglesi.

Il sergente Michele Silvestri, l’ultimo dei 50 militari italiani caduti in Afghanistan, “era un ragazzo molto motivato, si mostrava sempre disponibile, molto esperto, alla sua settima missione all’estero, la terza in Afghanistan”: queste alcune delle parole che il Maggiore Gavino Crispo del 21esimo Genio Guastatori di Caserta, al quale apparteneva il militare 33enne ucciso nel corso di un agguato sabato scorso nella zona del Gulistan, ha voluto proferire mentre la salma rientrava in Italia. Questa mattina, intorno alle 11, l’aereo che trasportava il sergente Silvestri è arrivato all’aeroporto militare di Ciampino, lì ad attendere la salma c’erano i parenti del militare, alcuni esponenti delle Forze Armate e, in rappresentanza dello Stato, il ministro della Difesa Giampaolo Di Paola.

La disperazione dei familiari di Silvestri – Il feretro del sergente Silvestri, avvolto nel tricolore, è stato fatto scendere dall’aereo portato a braccia da sei commilitoni del 21esimo Genio guastatori di Caserta, di sottofondo le grida strazianti della madre e della moglie del militare, devastate dal dolore. Alla salma è stata impartita la benedizione dall’arcivescovo Vincenzo Pelvi, poi il ministro Di Paola ha reso omaggio al feretro. La lenta processione per accompagnare la salma di Silvestri verso il carro funebre, la camera ardente al policlinico militare Celio alle 16 e infine i funerali di Stato previsti per le 18 nella basilica di Santa Maria degli Angeli a Roma. Questa sera la famiglia del sergente caduto potrà portare a casa il feretro per una cerimonia funebre privata.

Le condizioni degli altri feriti di sabato – Oltre alla morte del sergente Silvestri, sabato erano rimasti feriti altri cinque militari italiani: due di loro, il caporal maggiore Monica Graziana Contrafatto del primo Reggimento Bersaglieri di Cosenza e il maresciallo Carmine Pedata, sono in gravi condizioni ma, fanno sapere dall’Afghanistan, non in pericolo di vita. Gli altri tre, invece, destano meno preoccupazioni, due di loro sono seguiti dai sanitari dell’ospedale da campo americano mentre un quinto sta bene.

Ancora sangue in Afghanistan, uccisi due militari inglesi – Intanto nel Paese continuano a registrarsi episodi di violenza e continua a scorrere il sangue dei membri delle truppe Isaf. Il comando Nato ha reso noto che un uomo con indosso l’uniforme dell’esercito afghano ha sparato contro soldati delle truppe straniere uccidendo due militari di nazionalità britannica. L’attentato è avvenuto nel sud dell’Afghanistan, dopo l’attacco lo stesso omicida è stato ucciso dalle truppe Isaf.

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