La ‘rivincita’ di Re Carlo: più ricco della Regina Elisabetta, è nell’élite dei paperoni britannici

La Sunday Times Rich List 2025 ha evidenziato significative variazioni nel panorama della ricchezza britannica, con Re Carlo III che ha guadagnato 20 posizioni, raggiungendo il 238° posto grazie a un incremento di 30 milioni di sterline nel suo patrimonio personale, ora stimato in 640 milioni di sterline. Questo lo pone al pari dell'ex primo ministro Rishi Sunak e di sua moglie Akshata Murty, la cui ricchezza è diminuita di 11 milioni di sterline nell'ultimo anno.
Il patrimonio di Re Carlo include proprietà private come Sandringham e Balmoral, ereditate dalla regina Elisabetta II, il cui patrimonio personale era stimato in 370 milioni di sterline nel 2022. Tuttavia, la lista esclude beni legati alla Corona, come il Crown Estate e il Duchy of Lancaster, che non sono considerati proprietà personali del monarca.
Nonostante l'aumento del patrimonio di Re Carlo, la lista del 2025 ha registrato un calo record nel numero di miliardari nel Regno Unito, scesi da 165 a 156. Secondo Robert Watts, curatore della lista, questo declino è attribuibile a fattori come la volatilità dei mercati finanziari, le politiche fiscali più restrittive del governo laburista, in particolare l'abolizione dello status di non-domiciliato, e la crescente attrattiva di paesi come Dubai e Singapore per i super-ricchi.
Ecco la classifica dei primi dieci nella Sunday Times Rich List 2025:
- Gopi Hinduja e famiglia – £35,3 miliardi
- David e Simon Reuben e famiglia – £26,87 miliardi
- Sir Leonard Blavatnik – £25,73 miliardi
- Sir James Dyson e famiglia – £20,8 miliardi
- Idan Ofer – £20,12 miliardi
- Famiglia Weston (Guy, George, Alannah e Galen) – £17,75 miliardi
- Sir Jim Ratcliffe – £17,05 miliardi
- Lakshmi Mittal e famiglia – £15,44 miliardi
- John Fredriksen e famiglia – £13,68 miliardi
- Igor e Dmitry Bukhman – £12,54 miliardi
La lista del 2025 riflette un cambiamento nel panorama della ricchezza britannica, con un aumento di imprenditori self-made, in particolare nel settore tecnologico, e una diminuzione dei miliardari tradizionali. Nonostante le sfide economiche, la lista evidenzia la resilienza e l'innovazione di nuovi e vecchi membri nel costruire e mantenere la loro ricchezza