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Guerra in Ucraina

La reazione di Israele alle parole di Lavrov su Hitler ebreo: “È imperdonabile”

Il Ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid. “Le parole di Lavrov sono imperdonabili, l’ambasciatore sarà convocato per una consultazione”.
A cura di Davide Falcioni
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky è ebreo? "Anche Hitler aveva origini ebree, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei". A dirlo due sere fa a Zona bianca, su Rete4, il ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, aggiungendo che "la nazificazione esiste" in Ucraina e che di conseguenza l'"operazione militare speciale" russa è perfettamente legittima. Parole che dall'Italia hanno, come era prevedibile, fatto il giro del mondo e non potevano non rimbalzare in Israele, Paese che soprattutto nella fase iniziale del conflitto si è speso molto affinché venisse trovata una soluzione diplomatica alzando poi bandiera bianca di fronte alle resistenze delle due parti belligeranti, Russia e Ucraina.

Da Tel Aviv non si è fatta attendere la reazione del Ministro degli Esteri, Yair Lapid, che ieri ha convocato l'ambasciatore russo in Israele in segno di protesta affermando che Israele – che reca sulla sua bandiera la Stella di David – si aspetta di ricevere della scuse per le parole di Lavrov. "Le sue parole sono imperdonabili, l'ambasciatore sarà convocato per una consultazione", ha detto Lapid citato dall'emittente N12. Il presidente dello Yad Vashem, Dani Dayan, ha definito le parole di Lavrov "false, deliranti e pericolose", quindi "degne di condanna". Lo Yad Vashem aveva già condannato la tesi russa secondo la quale l'Ucraina doveva essere "denazificata" definendola "non basata sui fatti" e che "banalizza e distorce l'Olocausto". Le parole di Lavrov, sul "sangue ebreo" di Hitler sono "gravi" e "l'utilizzo dell'Olocausto del popolo ebraico come strumento politico deve cessare immediatamente" ha scritto in una nota il premier israeliano, Naftali Bennett. "Menzogne del genere hanno l'obiettivo di accusare gli ebrei stessi dei crimini terribili compiuti nei loro confronti nella Storia e quindi di rimuovere la responsabilità dai loro persecutori", ha aggiunto il primo ministro nel comunicato diffuso dalla stampa israeliana. Inoltre, ha affermato Bennett, "come ho già detto in passato nessuna guerra attuale è l'Olocausto né può essere paragonabile a esso".

"Le affermazioni del Ministro degli Esteri russo Lavrov sono deliranti e pericolose. Riscrivono la storia sul modello dei Protocolli dei Savi di Sion, il fondamento della letteratura antisemita moderna creato nella Russia zarista. La cosa più grave è inoltre che siano avvenute in una televisione italiana, senza contraddittorio, e senza che neanche l’intervistatore opponesse la verità storica alle menzogne che erano state pronunciate. Questo non è accettabile e non può passare sotto silenzio", ha affermato Ruth Dureghello, presidente della Comunità Ebraica di Roma in una nota. "Ci domandiamo quale sia il limite, se esista ancora e in quale direzione stiamo andando. Se viene permesso di distorcere completamente la Storia il risultato sarà quello di una democrazia indebolita e priva degli anticorpi necessari a tutelare se stessa", conclude Dureghello.

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