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La popolazione a Wuhan è aumentata di 1,2 milioni nel 2021

I residenti della città, epicentro della pandemia da Covid 19, sono circa 13.65 milioni. Un aumento considerevole se si considera che in Cina le nascite sono risultate ai minimi storici nel 2021.
A cura di Biagio Chiariello
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La popolazione di Wuhan, capoluogo della provincia di Hubei della Cina centrale ed epicentro della pandemia, ha visto sorprendentemente un aumento della propria popolazione residente permanente di 1,2 milioni nel 2021, segnando la crescita più rapida tra le città di tutto il Paese. A rivelarlo è un rapporto rilasciato dal team di indagine di Wuhan dell'Ufficio nazionale di statistica e dall'ufficio municipale di statistica di Wuhan.

Nel 2021, la popolazione residente permanente a Wuhan si è avvicinata a 13,65 milioni. Nel gennaio di quest'anno, il rapporto di lavoro dell'amministrazione di Wuhan ha proposto di "esplorare attivamente nuove forme di governo moderno di una megalopoli". Quest'ultimo termine si riferisce a una città con una popolazione permanente di oltre 10 milioni di residenti nell'area urbana.

In Cina le nascite sono ai minimi storici nel 2021

Un dato che sembra peraltro cozzare con quelli rilasciati a gennaio dall’Ufficio nazionale di statistica, secondo il quale tasso di natalità in Cina sarebbe precipitato ai minimi storici nel 2021, attestandosi al rapporto di 7,52 nascite ogni 1.000 persone, in calo su quello di 8,52 del 2020. Praticamente la cifra più bassa mai registrata nell’Annuario statistico del Paese dal 1978 ed è anche la più bassa dalla fondazione della Repubblica popolare cinese nel 1949. Lo scorso anno il Paese aveva registrato un totale di 10,62 milioni di nascite. La Cina ha chiuso il 2021 con un tasso di nuove nascite pari allo 0,752 per cento, a fronte di una mortalità di 0,718 punti percentuali. È il tasso di crescita naturale della popolazione più basso dal 1960, quando la politica del Grande balzo in avanti (1958-1962) voluta da Mao Zedong provocò una contrazione demografica dello 0,45 per cento e la morte di circa 30 milioni di persone.

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