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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, la Polonia è “pronta” ad ospitare armi nucleari USA

Varsavia è pronta anche ad ospitare armi nucleari USA sul proprio territorio se ciò dovesse rendersi necessario. Lo ha detto il vicepremier Jaroslav Kaczynski: “La Nato aumenti il numero di soldati e aiuti Zelensky”.
A cura di Biagio Chiariello
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La Polonia si è detta "aperta" al dispiegamento di armi nucleari USA sul suo territorio "qualora servisse". Lo ha affermato il vice primo ministro polacco Jaroslav Kaczynski, aggiungendo: "Se gli americani ci chiedessero di mantenere le armi nucleari statunitensi in casa nostra, saremmo disponibili. Rafforzerebbe in modo significativo la deterrenza su Mosca". Il dispiegamento non è stato ancora discusso, ma "potrebbe esserlo presto". Al quotidiano tedesco Welt am Sonntag, il politico ha osservato che la Polonia accoglierebbe con favore anche un aumento del 50% del numero di truppe statunitensi in Europa.

La Polonia "apre" al nucleare

L'invasione dell'Ucraina, che il presidente russo Vladimir Putin ha definito "operazione militare speciale" per smilitarizzare il Paese vicino, ha alimentato i timori per la sicurezza negli Stati sul fianco orientale della NATO. L'alleanza ha replicato incrementando il dispiegamento militare nella proprio regione, annunciando il mese scorso altri quattro gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia. "La Polonia sarebbe felice se gli americani aumentassero la loro presenza in Europa dagli attuali 100.000 soldati fino a 150.000" in risposta al comportamento "aggressivo" della Russia, ha detto Kaczynski. "Di questi, 75.000 soldati dovrebbero essere di stanza sul fianco orientale, cioè al confine con la Russia; 50.000 soldati negli stati baltici e in Polonia", ha affermato nell'intervista, pubblicata anche sul sito web del partito al governo polacco Law and Justice.

Sulla NATO

Va però detto come ciò comporterebbe una chiara violazione dell’Atto fondatore NATO Russia del 1997. Ma in tal senso Kaczynski taglia corta: “Il Patto Nato-Russia è lettera morta. Già nel 2008 in Georgia la Russia ha iniziato a violarlo e non ha mai smesso da allora”. Di sicuro, la NATO dovrebbe fare di più per il vice premier. “In primo luogo condurre una missione di pace. Naturalmente solo con l’approvazione dell’Ucraina. In secondo luogo i paesi Nato dovrebbero infine fornire le armi che il presidente Zelensky richiede con forza”.

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