La Nato si spinge ad Est: invitato il Montenegro. La Russia non ci sta: “Reagiremo”

La Nato ha invitato il Montenegro a diventare membro dell'Alleanza atlantica e la Russia ha subito minacciato reazioni. E’ stato il segretario generale dell’organizzazione di difesa, Jens Stoltenberg, a sottolineare come "la decisione storica di avviare colloqui di adesione con il Montenegro" sia stata presa all'unanimità. Dopo la Croazia e l’Albania, entrati nel 2009, l’ex paese comunista sarà dunque il terzo stato dei Balcani Occidentali a diventare membro, il 29esimo dell’Alleanza.
Mosca reagisce
Ma l’adesione del Montenegro alla NATO è stata subito osteggiata da Mosca, che considera l’espansione dell’organizzazione come una “provocazione”. La continua espansione della Nato “verso est, di certo, non può che portare ad azioni di risposta da parte russa per motivi di sicurezza", ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov. Ancora più esplicito il presidente della Commissione Difesa del Senato russo, Viktor Ozerov: “Il Montenegro oggi diventa per la Russia un paese che è un membro potenziale della minaccia alla sua sicurezza”. Per questo vengono resi “impossibili molti programmi che prima erano realizzati con la Russia, anche di cooperazione tecnico-militare”.
La posizione dell'Italia
Sulla questione è intervenuto anche il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, evidenziando che la decisione della Nato di allargare l’alleanza al Montenegro non deve essere considerata “una decisione contro qualcuno”. L’obiettivo, ha precisato il titolare della Farnesina, è “rafforzare la sicurezza sia nella zona dei Balcani che in quella dell’Adriatico: quindi – ha aggiunto – interessa direttamente il nostro Paese”.
Il premier del Montenegro esulta
L'ingresso nella Nato del Montenegro "cambia i giochi" per il Paese spingendolo ancor più sulla via della democratizzazione ed è "un passo importante per la stabilità dei Balcani". Lo dice il premier montenegrino, Igor Luksic, affermando che l'ingresso del suo Paese nell'Alleanza Atlantica avrà "un impatto sui tutti i Paesi vicini, sia quelli che aspirano ad entrare nella Nato, sia quelli che ancora esitano".