Guerra Ucraina, la bimba in fuga da Kiev col numero di telefono scritto sulla schiena è salva

Quando Sasha Makoviy ha deciso di fuggire con la figlia di due anni, Vira, dai bombardamenti russi a Kiev, tre settimane fa, si è resa subito conto che la loro sicurezza non poteva essere né garantita né immediata. Così ha messo un pezzo di carta nella tasca della bimba con scritto il suo nome e i nomi della sua famiglia allargata, spiegando come avrebbero potuto essere contattati se madre e figlia fossero state costrette a separarsi. Ma era preoccupata che se Vira fosse stata ferita lungo la strada, e se lei stessa fosse stata uccisa, anche quel biglietto sarebbe stato probabilmente inutile. È stato allora che Sasha ha prese quella che ha definito una "decisione dolorosa": con una penna blu ha scritto sulla schiena della piccola Vira nome e cognome, data di nascita e numeri di telefono di mamma e papà.
"È difficile capire che oggi, nel 21° secolo, devi fare questo tipo di scelte, solo per essere preparato a essere morto o separato dalla tua adorabile bambina" ha raccontato la donna su Instagram. Mamma e figlia sono riuscite a lasciare il Paese assediato, un lungo viaggio che le ha portate prima nell'Ucraina centrale, poi in Moldova, in Romania, a Bruxelles e, infine, in Francia. Ora entrambe sono al sicuro, come ha spiegato sul social media. "Abbiamo avuto una vita bella e pacifica", ha detto ancora Sasha, "e in un giorno, tutto si è capovolto ed è stato davvero, davvero orribile". E poi ammette: "Ancora non riesco a togliermi questo biglietto strapazzato dalle tasche dei miei pantaloni…”.