L’Onu boccia la proposta della Lega Araba sullo Stato Palestinese

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha respinto la risoluzione presentata dalla Giordania per conto della Lega Araba che prevedeva la dichiarazione della sovranità palestinese sui territori di Gaza e Cisgiordania, con capitale Gerusalemme Est. L'Onu ha quindi premiato la posizione israeliana, appoggiata anche dagli Stati uniti, bocciando la "prova di forza" voluta dal presidente palestinese Abu Mazen per mettere Israele in difficoltà. il voto favorevole dell'Onu, infatti, avrebbe portato alla nascita di uno Stato palestinese senza il passaggio da un accordo bilaterale con il governo di Tel Aviv.

Al momento del voto, tuttavia, sono mancati i voti necessari. A favore si sono espressi Russia, Cina, Francia, Lussemburgo, Ciad, Argentina, Giordania e Cile, mentre Stati Uniti e Australia hanno votato contro e in cinque si sono astenuti: Gran Bretagna, Ruanda, Nigeria, Lituania e Corea del Sud. La mancanza del quorum ha comportato la bocciatura senza obbligare Washington ad usare il diritto di veto, come si era comunque impegnata a fare.

La reazione dei palestinesi è stata di forte irritazione, con Saeb Erakat, capo negoziatore di Abu Mazen, che ha dichiarato: "E' una sconfitta per la legge internazionale", annunciando un futuro nuovo tentativo con il Consiglio di Sicurezza "quando in gennaio si insedieranno i cinque nuovi membri non-permanenti (Angola, Malaysia, Venezuela, Nuova Zelanda e Spagna sostituiranno Ruanda, Corea del Sud, Argentina, Australia e Lussemburgo)" e dichiarando che “se anche questo secondo tentativo fallirà andremo al Tribunale penale internazionale” .