L’Irlanda fuori dal programma di salvataggio della Troika

Da questa settimana l'Irlanda è ufficialmente fuori dal piano di salvataggio imposto dalla Troika tre anni fa a seguito della crisi finanziaria che ha colpito il Paese. L'Irlanda infatti ha messo in atto tutte le misure di austerity richieste da Unione Europea, Banca Centrale Europea e Fondo Monetario internazionale in cambio degli aiuti economici ed è riuscita a recuperare terreno. Dublino ha tenuto sotto controllo il deficit di bilancio e di conseguenza i tassi sui suoi bond, ma ha anche rilanciato l'economia visto che il Pil è tornato a crescere. Nonostante l'uscita dal programma di salvataggio era stata ampiamente annunciato nelle scorse settimane, nel Paese in realtà ci sono stati ben pochi festeggiamenti e toni trionfalistici, ben consci che i problemi sono ancora presenti e ben lontani dall'essere completamente risolti. L'Irlanda infatti non avrà più bisogno dei prestiti da parte di Bruxelles e della Banca Centrale Europea per restare a galla, ma dovrà comunque restituire poco alla volta i prestiti ottenuti nell'ambito del piano di salvataggio e recuperare i milioni di posti di lavoro persi in questi anni e potrebbero servire decenni.
Del resto i tagli imposti dalla Troika per gli aiuti sono stati drastici e in questi anni i cittadini irlandesi hanno sicuramente visto peggiorare il loro tenore e stile di vita. Il governo di Dublino, infatti, ha dovuto mettere i atto uno dei programmi di austerità più pesanti di tutta Europa tagliando 30 miliardi di spesa pubblica e introducendo nuove tasse. Così insieme al taglio dei salari per gli irlandesi sono stati ridotti i benefici assistenziali e per il prossimo anno si preannunciano nuovi tagli perché la crisi economica incombe ancora.