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L’attentato in Afghanistan è stato rivendicato dai talebani

Il portavoce degli insorti ha confermato che si è trattato di “un attacco dei nostri mujaheddin”: l’attentato è avvenuto ieri mattina vicino Herat, ha ucciso il carabiniere Manuele Braj e ha ferito altri due militari.
A cura di Susanna Picone
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Il portavoce degli insorti ha confermato che si è trattato di “un attacco dei nostri mujaheddin”: l’attentato è avvenuto  ieri mattina vicino Herat e ha ucciso il carabiniere Manuele Braj e ha ferito altri due militari.

L’attentato avvenuto ieri mattina nel Centro di addestramento di Adraskan, in Afghanistan, è stato causato dai talebani afgani che hanno rivendicato l’operazione in cui è morto Manuele Braj, un carabiniere di 30 anni originario di Galatina (Lecce) e altri due militari sono rimasti feriti. L’ha fatto sapere il portavoce degli insorti, Qari Muhammed Ahmadi, il quale ha confermato che “si tratta di una operazione condotta dai nostri mujaheddin” che hanno realizzato “l’attacco con un concetto tecnologico, causando vittime”.  La rivendicazione arriva dopo che, nel corso della giornata di ieri, si era parlato non solo di attentato ma anche di un errore dei militari italiani che da soli avrebbero provocato l’esplosione.

Per le autorità locali esplosione era stata causata dagli italiani – Nel pomeriggio di ieri, infatti, un responsabile del Centro di addestramento afghano di Adraskan aveva sostenuto che la morte del carabiniere Braj e il ferimento dei due colleghi, Dario Cristinelli e Emilano Asta, era da imputare ad “una erronea manipolazione di un ordigno che ha riguardato unicamente gli addestratori italiani”. D’altra parte, però, fonti italiane avevano continuato a ribadire che si era trattato di un attacco degli insorti, un “vile attentato” come è stato definito da alcune istituzioni italiane che hanno espresso il loro cordoglio nei confronti delle vittime. Secondo quanto era stato appreso ieri, in seguito all’attacco l’intera zona era stata isolata per effettuare i rilievi e capire la dinamica della deflagrazione ed erano stati trovati “diversi pezzi e frammenti” di un razzo da 107 millimetri. Questi razzi, lo sottolineano le fonti, sono solitamente usati in attacchi a basi e postazioni dalla coalizione internazionale e dalle forze di sicurezza afghane.

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