KK Shailaja, la ministra-rockstar che ha sconfitto il Coronavirus in Kerala

Qualcuno l'ha già ribattezzata la rockstar del Ministero della salute riferendosi soprattutto alla sua popolarità in tutto lo stato indiano del Kerala, ma la ministra questa fama se l'è guadagnata sul campo affrontando l'emergenza coronavirus in maniera tempestiva potendo dire oggi di aver fermato in tempo l'epidemia. Stiamo parlando di KK Shailaja che alla luce dei dati del popoloso stato indiano, che conta poco più di 500 casi di Covid-19 e quattro morti su una popolazione di 35milioni di abitanti, può dire di aver fatto egregiamente il suo lavoro. La ministra della salute ha avuto la capacità di capire prima di tutti cosa si stava affrontando e, prima ancora che il Paese facesse registrare il primo caso di nuovo coronavirus, aveva già messo in campo tutte le misure di prevenzione consigliate dell'Organizzazione mondiale della sanità per limitare il contagio e cioè test, rintracciamento dei contatti e isolamento.
La 63enne, come ricostruisce il Guardian, appena tre giorni aver letto del nuovo virus in Cina, il 24 gennaio, aveva già attivato una task force e istituito una sala di controllo, incaricando inoltre gli agenti medici dei 14 distretti del Kerala di fare lo stesso al loro livello. All'inizio dell'epidemia, a ciascun distretto inoltre è stato chiesto di dedicare due ospedali a Covid-19, mentre ogni facoltà di medicina ha messo a disposizione 500 posti letti e in tutti centri medici sono stati designati ingressi e uscite separate.
Un controllo capillare che ha permesso di isolare subito i primi casi evitando che potessero estendere il contagio. Così ad esempio è stato possibile individuare subito al suo arrivo il primo caso positivo rintracciato un volo in arrivo ma anche mappare tutti i contatti di un famiglia di ritorno dall'Italia, centinai di persone rintracciate attraverso team sul campo ma anche con appelli sui media, e sui social.
Un successo dovuto però anche alla preparazione dello stesso stato che ha investito molto nella sanità pubblica tanto che il Kerala gode della più alta aspettativa di vita e della più bassa mortalità infantile di qualsiasi altro stato in India. Shailaja, che era già una sorta di celebrità in India prima di Covid-19. Al culmine del virus in Kerala, oltre 170mila persone erano in quarantena e poste sotto stretta sorveglianza da parte degli operatori sanitari, spesso alloggiati in unità a spese del governo statale. Shailaja era già una sorta di celebrità in India prima dell'emergenza Covid-19 per aver gestito altre gravi epidemie nel Paese. La sua fama è ampliata quando ha deciso di visitare di persona un villaggio diventato focolaio di contagio per convincere le persone a restare in quarantena. La ministra però non si ferma e ha già pianificato gli interventi nel caso di una seconda ondata di contagi.