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USA: “Diecimila miliziani dell’Isis alle porte di Baghdad”

I funzionari della difesa USA lanciano l’allarme. Intanto il governo turco ha dato il via libera agli Stati Uniti per l’utilizzo delle basi militari sul suo territorio.
A cura di D. F.
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Via libera all'uso delle basi aeree agli Stati Uniti: lo ha stabilito, dopo un lungo tira e molla, il governo turco, che a questo punto fornirà all'aviazione statunitense il supporto necessario per effettuare i raid aerei nei territori controllati dall'Isis. "I dettagli dell'utilizzo delle basi turche sono ancora in fase di sviluppo", ha affermato un funzionario del Pentagono, ma a quanto pare l'accordo tra Ankara e Washington riguarda soprattutto la base di Incirlik, nel sud della Turchia, per "l'addestramento di forze dell'opposizione siriana moderata" e "l'impegno in attività all'interno dell'Iraq e della Siria. La consigliera per la sicurezza Susan Rice intervistata dall'emittente Nbc ha spiegato che le forze della coalizione potranno anche utilizzare il territorio turco per addestrare i ribelli dell'opposizione siriana.

L'accordo raggiunto tra Stati Uniti e Turchia potrebbe segnare una svolta importante nella strategia per battere l'Isis. Finora, infatti, i raid partivano da Emirati Arabi, Kuwait e Qatar, mentre la Turchia si era tirata fuori. Nel frattempo 10mila miliziani continuano la loro avanzata e sono ormai alle porte di Baghdad: a renderlo noto è stato il Telegraph, che ha citato un funzionario della difesa iracheno che ha invocato il supporto militare degli USA per scongiurare quella che sarebbe una catastrofe: con la capitale in mano, infatti, gli jihadisti potrebbero governare il Paese e di fatto trasformarlo in un califfato. La situazione a Baghdad è drammatica: solo negli ultimi giorni si sono susseguiti attentati terroristici firmati dallo Stato Islamico e volti a destabilizzare ulteriormente la situazione. La sensazione è che la situazione possa sfuggire di mano, tanto che lo stesso Martin Dempsey – capo di Stato Magiore USA – ha polemizzato con la Casa Bianca per la strategia adottata, invocando un intervento di terra: "I raid aerei non basteranno. I jihadisti dello Stato islamico hanno nel mirino l’aeroporto di Baghdad. Di recente hanno tentato di conquistarlo, e sono stati respinti dagli attacchi degli elicotteri Usa. Sono convinto che sarà necessario un diverso modo di assistenza per la complessità della situazione”.

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