video suggerito
video suggerito

Iran, guerra alle Barbie

Chiusi decine di negozi che esponevano la bambola e sequestrati tutti gli esemplari in circolazione. Nel 2002 vennero prodotte anche le anti – barbie, Sara e Dara, con esiti commerciali disastrosi.
A cura di Vincenzo Sbrizzi
29 CONDIVISIONI
barbie a teheran

E' un simbolo dell'odiato Occidente e per questo deve sparire dalla circolazione. L'oggetto in questione è la bambola più famosa del mondo: la Barbie. A metterla al bando è l'Iran, il paese più anti occidentale del mondo. Secondo gli ayatollah la bambola prodotta negli odiati Usa è uno dei simboli della dissolutezza dell'occidente e per questo motivo non deve circolare sul territorio iraniano. E' cominciata così una vera e propria caccia alle streghe con vittima designata non solo la bambola ma soprattutto i negozi che la vendono.

Sono infatti decine i negozi di giocattoli che sono stati chiusi solo per aver esposto nelle proprie vetrine la bambola della discordia. Centinaia i sequestri della bambola che non deve essere più disponibile per le bimbe iraniane. A riferire della campagna contro il giocattolo americano è l'agenzia specializzata in Medio Oriente, Mehr che parla però di un piano preciso da parte delle autorità religiosa. Quella delle Barbie non è che una fase del processo di estirpazione di tutte le manifestazioni della cultura occidentale.

La proibizione della vendita della Barbie non è nuova in Iran. Il blocco alla bambola era già avvenuta negli anni novanta e allora la campagna fu ancora più dura. In quel caso un'agenzia governativa aveva definito la bambola il cavallo di Troia dell'occidente. Una definizione che il giocattolo si è guadagnato per i suoi abiti succinti, per i suoi costumi da bagno intercambiabili o per le sue abitudini alla base delle varie situazioni ludiche inventate dalla casa produttrice.

Secondo i religiosi un'immagine del genere, a fronte dei divieti alle donne di uscire senza velo o di nuotare accanto agli uomini, è inaccettabile e farla vedere come modello alle piccole iraniane sarebbe fuorviante. Per questo motivo nel paese nel 2002 sono nate anche le anti – Barbie. Sara e Dara, due bambole vestite completamente in maniera diversa rispetto alla collega americana e con abitudini nettamente diverse e più confacenti allo stile di vita iraniano. L'operazione commerciale fallì però clamorosamente tanto da costringere i produttori al ritiro delle neonate bambole. Dieci anni dopo è toccata anche alla concorrente, la bambola più amata nel mondo.

29 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views