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India, decine di bambini morti dopo aver assunto sciroppo per la tosse contenente solvente industriale

Lo sciroppo per la tosse incriminato conteneva un’alta quantità – il 48,6% – di glicole dietilenico, un solvente industriale che distrugge i reni. Decine di bambini morti nel solo mese di settembre, arrestato un medico.
A cura di Davide Falcioni
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Undici bambini sono morti lo scorso settembre nel giro di pochi giorni nello stato indiano del Madhya Pradesh: tutte le vittime, di età compresa tra uno e sei anni, avevano preso lo stesso sciroppo per la tosse contaminato da un'alta quantità – il 48,6% – di glicole dietilenico, un solvente industriale che distrugge i reni. Nel vicino Rajasthan, sono stati registrati almeno altri due decessi infantili legati a un altro preparato, mentre altre decine di bambini sono stati ricoverati e versano in gravi condizioni a causa di serie lesioni ai reni. Il ministero della Salute indiano ha di conseguenza ordinato sequestri e indagini approfondite per fare piena luce sulla vicenda, facendo anche scattare l'arresto di un medico che aveva prescritto il farmaco.

Le vittime, concentrate principalmente nei distretti di Chhindwara e Betul, erano state curate per febbre virale durante la stagione monsonica. Le analisi di laboratorio hanno rivelato una verità agghiacciante: il Coldrif – questo il nome dello sciroppo incriminato – conteneva quasi il 50% di glicole dietilenico, un composto chimico altamente tossico che provoca insufficienza renale e può essere fatale.

Il dottor Praveen Soni, pediatra con oltre dieci anni di esperienza finito in manette, si è difeso sostenendo di aver sempre utilizzato prodotti dell'azienda farmaceutica Sresun Pharmaceuticals senza mai riscontrare problemi. "Riceviamo confezioni sigillate, non decidiamo noi la formulazione", ha dichiarato alla televisione locale, specificando di aver curato più di cento piccoli pazienti nelle ultime settimane. Il governatore Mohan Yadav ha reagito con fermezza, disponendo la sospensione immediata del medico e il ritiro dello sciroppo dalla circolazione in tutto lo stato. Contro Soni e i responsabili della casa farmaceutica è stata sporta denuncia per violazione delle norme sui farmaci e del codice penale indiano.

Non è la prima volta che accade: nel 2023 sciroppi made in India avevano ucciso 70 bambini in Gambia e 18 in Uzbekistan. Tra 2019 e 2020, almeno 12 vittime nel Kashmir. Ogni volta lo stesso copione: le morti, lo scandalo, promesse di riforme, poi tutto torna come prima a causa di un sistema di controlli frammentato che fatica a monitorare centinaia di piccoli produttori che vendono preparati spesso non approvati, distribuiti liberamente da banco e diffusi in modo massiccio nelle zone rurali del Paese, dove a somministrare questi prodotti sono spesso individui senza alcuna licenza medica.

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