Incendi devastano la California: 2 morti, 9 dispersi e centinaia di case distrutte

Dopo l’inferno di fuoco che in Grecia ha ucciso oltre 80 persone, sta di nuovo bruciando anche la California. Nello stato americano si contano già due vittime e almeno nove persone risultano disperse. A perdere la vita due pompieri, morti mentre lavoravano per combattere un incendio fuori controllo che è stato chiamato “Carr fire” e che sta minacciando la città di Redding, nel Nord del Paese. Migliaia di vigili del fuoco sono intervenuti per tentare di domare l’incendio che ha superato il fiume Sacramento, vicino alla città, giovedì sera e da allora ha proseguito la sua corsa quasi senza freni. L’incendio si sta spostando così velocemente che le autorità stano evacuando la popolazione il più rapidamente possibile. Tra civili e vigili del fuoco si contano anche dei feriti. Stando agli ultimi numeri diffusi, almeno 38000 persone sono state costrette a sgomberare le loro abitazioni nella zone della cittadina di 90000 abitanti.
Le fiamme continuano a minacciare migliaia di abitazioni – Il cosiddetto “Carr fire” in tre giorni ha bruciato un'area di oltre 20000 ettari, ha distrutto almeno 500 abitazioni, ridotto in rovine il villaggio di Keswick, di 450 abitanti, e continua a minacciare migliaia di abitazioni. Gli incendi sono alimentati dai forti venti che formano dei “tornado di fuoco” in grado di sradicare gli alberi e rovesciare le auto sulle strade. Finora, i vigili del fuoco sono riusciti a contenere le fiamme solo per il 3 percento della loro estensione. Oltre al “Carr fire” nel Nord, la California brucia anche al centro, dove le fiamme hanno portato alla chiusura dello Yosemite National Park, in questo periodo molto visitato dai turisti di tutto il mondo. Il parco, inaccessibile dal 25 luglio per facilitare l'intervento dei Vigili del fuoco, resterà chiuso fino al 3 agosto.