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In Francia nominato il secondo governo Lecornu: 34 ministri, tra new entry e riconferme

Nominato questa sera il secondo governo Lecornu. Il premier francese: “Viene nominato un governo con una missione: dare una legge di Bilancio alla Francia entro la fine dell’anno”. Ecco la squadra di 34 ministri.
A cura di Annalisa Cangemi
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Il primo ministro francese incaricato di formare il governo, Sébastien Lecornu, si è recato questa sera all'Eliseo, per consegnare al presidente Emmanuel Macron la nuova lista dei ministri, meno di una settimana dopo le sue improvvise dimissioni e la caduta del suo primo esecutivo, durato appena appena 27 giorni. Il Lecornu II sarà formato da 34 ministri.

Lecornu ha scritto questa sera su X un post per affermare che "è stato nominato questa sera un governo di scopo, per dare una manovra finanziaria alla Francia entro fine anno". Il primo ministro, dopo il varo del suo secondo esecutivo, ha scritto: "Ringrazio le donne e gli uomini che si impegnano in questo governo in tutta libertà al di là degli interessi personali e di parte. Conta soltanto una cosa: l'interesse del Paese".

Martedì alle 14,00 si riunirà il primo Consiglio dei ministri del Lecornu II, ha annunciato l'Eliseo subito dopo l'ufficializzazione del nuovo esecutivo. Stando a fonti vicine alla presidenza, secondo quanto riportato dai media francesi, sarebbe stato Macron a sollecitare la nomina del governo già questa sera, visto che Macron nelle prossime ore partirà per l'Egitto, per "testimoniare il sostegno della Francia" all'accordo di pace fra Israele e Hamas, alla presenza del presidente degli Stati Uniti d'America.

Chi sono i 34 ministri del governo Lecornu II

Come ha spiegato l'entourage di Lecornu, il primo ministro "ha proposto un mix di società civile con profili esperti e giovani parlamentari". Nel nuovo esecutivo ci sono diverse conferme di ministri già presenti nei governi precedenti, provenienti dal campo centrista del presidente Macron e dai conservatori alleati, oltre ad alcune personalità esterne alla sfera politica.

Non cambiano i ministri dell'Economia, Roland Lescure, e degli Esteri, Jean-Noël Barrot, nel nuovo governo, secondo quanto annunciato questa sera dopo un colloquio di poco meno di tre ore che il primo ministro francese ha avuto con Macron. Il prefetto di Parigi, Laurent Nuñez, è nominato ministro degli Interni al posto di Bruno Retailleau, capo dei Républicains che hanno deciso di non entrare a far parte del governo Lecornu 2. L'ex ministra del Lavoro Catherine Vautrin passa alla Difesa, conferma per Gérald Darmanin alla Giustizia e per Rachida Dati alla Cultura; mentre il ministero Lavoro sarà guidato dall'ex presidente delle Ferrovie Jean-Pierre Farandou.

Tra i nuovi ministri con un profilo tecnico figurano anche l'alto funzionario pubblico Edouard Geffray (Istruzione Nazionale) e Monique Barbut, presidente di Wwf Francia, alla Transizione Ecologica.

Cosa succede adesso dopo la nomina dei 34 ministri

L'incognita resta comunque il test del Parlamento, che ha già fatto cadere i predecessori di Lecornu, il conservatore Michel Barnier e il centrista Francois Bayrou, in meno di un anno. La leader del nazionalista Rassemblement National, Marine Le Pen, e la sinistra radicale di La France Insoumise hanno già annunciato mozioni di censura. L'obiettivo principale del governo sarà la rapida presentazione di una legge di bilancio in grado di essere approvata dall'Assemblea Nazionale e di contribuire al risanamento del debito pubblico, che a giugno ha raggiunto il 115,6% del Pil.

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