In casa 58 video di stupri girati di nascosto, poche vittime sanno: la storia dello stupratore Zhenhao Zou

"Uno dei predatori sessuali più prolifici che abbiamo mai visto" così un ispettore della polizia metropolitana di Londra ha descritto Zhenhao Zou dopo che il 28enne cittadino cinese è stato condannato oggi a 24 anni di carcere per aver violentato 10 donne tra Inghilterra e Cina. Solo tre delle 10 vittime di Zou sono state però identificate e gli inquirenti ritengono che all'appello mancano altre 50 vittime. In casa dell'uomo, ex dottorando all'University College di Londra, infatti sono stati trovati ben 58 video di stupri girati di nascosto mentre le vittime erano prive di sensi dopo essere state drogate.
Dopo la diffusione delle notizie a suo cario e la condanna, già altre 24 persone si sono fatte avanti e hanno sporto denuncia contro il 28enne che presto farà i conti con ulteriori accuse. Oggi la polizia ha lanciato un nuovo appello a chiunque possa aver conosciuto lo stupratore seriale a farsi avanti perché contattino gli inquirenti per capire se siano state vittime dei suoi abusi.

La giudice che lo ha condannato ha descritto Zou come un giovane brillante che ha utilizzato una "maschera affascinante" per portare a termine "una campagna di stupri". Per la giudice, non ha mostrato "alcuna comprensione del significato del consenso", per lui le donne erano come "souvenir" da drogare e stuprare e per questo rappresenta un rischio per la collettività.
Secondo l'accusa, la polizia ha dovuto lavorare per oltre un anno per "analizzare la quantità senza precedenti di filmati e chat sul web" che mostrano la sua meticolosa pianificazione e "l'orribile esecuzione dei suoi crimini". La tecnica era sempre la stessa, utilizzava piattaforme di social media e siti di incontri per prendere di mira le sue vittime, usando online il nome Pakho. Chiedeva a giovani donne, spesso studentesse cinesi che vivevano lontano da casa, di andare a casa sua per studiare o bere qualcosa. Una volta attirato le vittime nel suo appartamento, le drogava e le stuprava filmandole.

"L'enorme portata dei suoi reati, che hanno interessato due Paesi, lo rende uno dei predatori più prolifici che abbiamo mai visto", ha affermato l'ispettore che ha indagato sul caso. "Un giovane altamente manipolatore e intelligente che non dava alcuna importanza ai desideri e ai sentimenti delle donne" ha dichiarato invece la giudice. L'uomo è stato condannato per reati quali voyeurismo, possesso di immagini pornografiche estreme e sequestro di persona, avvenuti tra il 2019 e il 2024.