Il Venezuela aumenta del 10% stipendi e pensioni minime

Il presidente venezuelano Nicolas Maduro ha annunciato due giorni fa un aumento del 10% di salari e pensioni minime, portandolo a 3.270 bolivar al mese (pari a circa 380 euro). La misura economica è stata motivata come un tentativo di proteggere i lavoratori e pensionati da un vertiginoso aumento dell'inflazione, pari a oltre il 56% su base annua, come testimoniato anche dalla banca centrale venezuelana: l'incremento di questo dato ha portato a un alto aumento dei prezzi, compresi i beni di prima necessità. "Nel mese di maggio – ha spiegato Maduro – abbiamo previsto un incremento degli stipendi e pensioni perché la popolazione possa far fronte alle sue esigenze". Il presidente, successore di Hugo Chavez, ha aggiunto che è sua intenzione combattere l'inflazione incentivando il più possibile il risparmio e promuovendo politiche di razionalizzazione dei consumi. "Chiedo a tutti i cittadini un consumo razionale dei beni, e di limitarsi allo stretto necessario".
Nelle settimane scorse il presidente era stato accusato dall'opposizione di voler aumentare il prezzo dei carburanti. Il rumor è stato però rispedito al mittente: "Coloro che dicono che il governo aumenterà il costo della benzina mentono. Non abbiamo bisogno di aumentare le tasse per poter aumentare stipendi e pensioni".