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Guerra in Ucraina

Il portavoce di Zelensky dice che hanno le prove che la Russia ha pagato politici italiani

Mykhailo Podolyak: “Abbiamo elementi per affermare che qualcuno in Europa, anche tra i partiti italiani, ha preso soldi dal Cremlino, ma non possiamo svelarlo”.
A cura di Davide Falcioni
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"Abbiamo elementi per affermare che qualcuno in Europa, anche tra i partiti italiani, ha preso soldi dal Cremlino, ma non possiamo svelarlo perché significherebbe interferire con la politica del vostro Paese".

A dirlo, in un'intervista rilasciata a Repubblica, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky,  Mykhailo Podolyak: "È ormai noto che la Federazione ha speso 300 milioni di euro negli ultimi anni per finanziare alcuni movimenti politici nell'Unione Europea e, così facendo, ha cerca to di influenzare sia le politiche nazionali sia quelle dell'Unione". "Non possiamo interferire negli affari interni dell'Italia e non possiamo parlare pubblicamente di chi ha ricevuto soldi russi a scopo di lobbying. Certamente, a livello di intelligence, i nostri due Paesi cooperano. Ho motivo di ritenere che i dati fondamentali ci siano tutti: chi ha preso e quanto".

Cosa sappiamo dei finanziamenti russi a partiti stranieri

Il tema dei presunti finanziamenti russi a forze politiche italiane è stato ripetutamente agitato in campagna elettorale dopo la pubblicazione – da parte degli Stati Uniti – di un dossier secondo cui Mosca avrebbe distribuito 300milioni di euro a partiti stranieri dal 2014. Il finanziamento sarebbe stato erogato allo scopo di perorare le iniziative del Cremlino. Della vicenda è stato chiamato a fornire una spiegazione il Copasir (Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica) che – per bocca del suo presidente Adolfo Urso – ha fatto sapere che "non sono emersi profili concernenti la sicurezza nazionale del nostro Paese". Anche il capo della polizia, Franco Gabrielli, ha spiegato che nel dossier degli Stati Uniti non sarebbero inclusi partiti politici italiani.

Sulla vicenda era intervenuto anche il Ministro della Difesa, il democratico Lorenzo Guerini: "Quello delle influenze da Mosca rimane un tema importante soprattutto in tempi di campagna elettorale. Si tratta di una questione molto complessa che non può essere liquidata. Ma il documento Usa è solo uno dei rapporti e delle testimonianze dell'attività malevola dal punto di vista del condizionamento del dibattito e delle politiche delle nostre società che vede impegnati Paesi terzi, tra cui la Russia".

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