Il nuovo Erasmus: esperienze anche fuori l’Europa, pure per i prof

Il programma Erasmus+ travalica i confini europei: dal 2015 infatti gli studenti universitari europei potranno realizzare un periodo di studio nei cinque continenti e allo stesso tempo le università in Europa apriranno le porte alla mobilità e alla cooperazione con Paesi dal resto mondo. Non è tutto, a Erasmus+ potranno partecipare non solo quanti frequentano un corso universitario, ma anche docenti e altro personale accademico. E ancora, la nuova veste del programma comunitario prevede la possibilità di frequentare master per conseguire titoli congiunti Erasmus Mundus e la realizzazione di progetti di cooperazione tra istituti d’istruzione superiore di vari paesi con il coinvolgimento anche di partner non accademici. L’obiettivo perseguito è quello di creare dei legami forti e duraturi con la società e il mondo produttivo che possano decifrarsi in possibilità occupazionali per i partecipanti.
12 milioni di euro in più per l'Italia
Per il nuovo Progetto Erasmus, l’Italia disporrà di un budget extra di 12 milioni di euro a sostegno di nuove opportunità per studenti universitari (compreso il settore AFAM – Alta Formazione Musicale ed Artistica, Scuole Superiori per Mediatori Linguistici), docenti e personale accademico, di realizzare un'esperienza di studio, stage, e/o docenza o formazione in un paese partner. Per presentare tutti i nuovi vantaggi relativi all’esperienza dello studio all’estero è stata organizzata dall’Agenzia Erasmus+ Indire una due giorni (15 e 16 gennaio) al Conservatorio di Musica “Giuseppe Verdi” di Milano dal titolo “ERASMUS+ 2015: la Dimensione Internazionale dell’Istruzione Superiore”. Un evento al quale sono stati invitati i rappresentanti della Commissione europea, l’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, l’Audiovisivo e la Cultura, il MIUR e 150 rappresentanti di atenei italiani e internazionali. L’iniziativa, spiega Sara Pagliai, coordinatrice dell’Agenzia Erasmus+ Indire, vuole far conoscere la nuova versione del programma comunitario il cui scopo è “attrarre studenti e docenti verso le università europee, sostenendole nella competizione con il mercato mondiale dell’istruzione superiore e allo stesso tempo ampliare il raggio di destinazioni possibili per gli studenti ed i docenti d’Europa con un apertura verso i Paesi del resto del mondo”.