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Il dramma dei Paesi asiatici senza vaccini covid ma non così poveri per riceverli gratis

Alcuni Paesi asiatici come la Thailandia e la Malesia sono stati travolti dalla nuova ondata di contagi dovuti alla variante Delta senza aver firmato nemmeno un piccolo contratto di fornitura di vaccini anti covid dopo che i Paesi più ricchi si sono accaparrati quasi tutte le dosi disponibili lasciando le briciole ai Paesi più poveri.
A cura di Antonio Palma
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"Molti paesi stanno affrontando una nuova impennata di casi di coronavirus e la stanno affrontando senza vaccini anti covid. Tutti stiamo affrontando la corsa della nostra vita, ma non è una gara leale”, così il direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha criticato a più riprese i Paesi ricchi per l’accaparramento di dosi di vaccino anti covid che di fatto ha lasciato le briciole ai Paesi più poveri. Tra questi ultimi ci sono quelli che sono entrati nel Piano Covax dell’Onu per riceverli gratis quando saranno disponibili ma ci sono alcuni che, pur non essendo riusciti a firmare un contratto con le case farmaceutiche, non sono così poveri da poter ricevere vaccini a un tasso basso o sovvenzionato.

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Si tratta di Paesi come la Thailandia e la Malesia, che al pari di altri vicini come il Vietnam, sono stati travolti dalla nuova ondata di contagi dovuti alla variante delta senza aver firmato nemmeno un piccolo contratto di fornitura di vaccini. I governi locali, infatti, di fronte ai numeri esigui dei contagi della prima ondata pensavano di essere ormai al sicuro, tranne ora dover correre ai ripari chiedendo dosi in prestito da altri.

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I continui focolai e la mancanza di vaccini rischia di mettere in ginocchio anche le economie di questi Paesi visto che i blocchi anti covid e i continui contagi nelle fabbriche rallentano la produzione col rischio di perdere commesse e incassi. "La continua scarsità di vaccini e la relativa minaccia di nuove pericolose varianti virali sono i principali rischi per la ripresa dell'attività economica e del commercio globale", ha affermato Ngozi Okonjo-Iweala, direttore generale dell'Organizzazione mondiale del commercio, ricordando che "Nessuno sarà al sicuro finché tutti non saranno al sicuro".

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I paesi più ricchi hanno promesso una maggiore cooperazione e aiuti, in particolare al vertice del G7, dove i paesi membri hanno promesso oltre un miliardo di dosi di vaccino per il resto del mondo, direttamente o attraverso finanziamenti a COVAX ma per l’Oms è ancora troppo poco. Per porre fine alla pandemia, l'OMS punta a vaccinare almeno il 70% della popolazione mondiale entro il prossimo anno. Ciò significa 11 miliardi di dosi. Ma finora sono state somministrate solo circa 3 miliardi di dosi di vaccino, principalmente nei paesi ad alto reddito.

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