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Guerra in Ucraina

Il dramma dei bimbi malati terminali all’ospedale di Zaporizhzhia: “Li proteggiamo con sacchi di sabbia”

Il dramma dei bambini malati all’ospedale di Zaporizhzhia, nell’Ucraina Sud Orientale: “Sono incurabili, quindi dobbiamo lasciarli in terapia intensiva in caso di allerta aerea perché dipendono dall’ossigeno e dalle apparecchiature di rianimazione e non possiamo trasportare altrove tutto il necessario per loro”.
A cura di Ida Artiaco
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Mentre sale la tensione tra Russia e Ucraina, cresce anche la preoccupazione per i più piccoli, in particolare per coloro che hanno bisogno di cure mediche perché gravemente malati. La situazione risulta particolarmente complicata a Zaporizhzhia, cittadina di poco più di 700mila abitanti a Sud-Est, dove per altro si trova una delle centrali nucleari di potenza del Paese che nelle scorse ore era stata raggiunta dalle truppe russe allertando anche l'Aeia. Ed ora che anche quest'area è presa di mira da bombardamenti di Mosca, i medici stanno facendo il possibile per mettere al sicuro i loro piccoli pazienti, spostandoli con le loro incubatrici nei corridoio per proteggerli in caso di attacco. "Questa zona è protetta dalle schegge in caso di esplosione, quindi mettiamo qui i bambini", ha spiegato Vyacheslav Kapusta, un medico dell'ospedale, alle telecamere di Al Jazeera.

"Hanno tutti malattie terminali", ha invece sottolineato all'emittente Igor Buiny, un anestesista, dall'interno dell'unità di terapia intensiva. "Sono incurabili, quindi dobbiamo lasciarli qui in caso di allerta aerea perché dipendono dall'ossigeno e dalle apparecchiature di rianimazione e non possiamo trasportare altrove tutto il necessario per loro", ha aggiunto. Fuori dall'ospedale, i volontari stanno per questo riempiendo sacchi di sabbia per rafforzare le porte e proteggere le finestre se i proiettili dovessero esplodere nelle vicinanze.

Nastiya, intervistata da Al Jazeera.
Nastiya, intervistata da Al Jazeera.

Particolarmente emblematica di questa situazione è poi la storia di Nastiya, che due settimane ha lasciato la sua città Vasylivka, nell'Ucraina orientale, per portare suo figlio di cinque anni Volodymyr nell'ospedale di Zaporizhzhia, che si trova più a Nord. Il ragazzo bambino aveva avuto una emorragia interna ed era in condizioni critiche. Da allora è migliorato, ma madre e figlio non possono tornare a casa. "Certo che sono preoccupata, ho altri tre bambini a casa", ha detto Nastiya al giornalista Charles Stratford di Al Jazeera, in piedi accanto al letto d'ospedale di Volodymyr. "Ci sono stati dei bombardamenti e ci stanno facendo nascondere nel seminterrato", ha concluso.

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