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Il deputato ucraino Poturayev al Parlamento Ue: “L’Europa non fermi la guerra, ci aiuti a vincerla”

Il deputato di Kiev Mykyta Poturayev è intervenuto in collegamento con il Parlamento europeo, lanciando un nuovo allarme sulle condizioni umanitarie degli ucraini, travolti dalla guerra.
A cura di Giacomo Andreoli
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"Dovete aiutarci a vincere questa guerra, non a farla terminare a tutti i costi: se vinciamo finiscono tutti i problemi". Il deputato ucraino Mykyta Poturayev, presidente della commissione affari umanitari della Rada (il parlamento di Kiev) è netto. In collegamento con la commissione per lo Sviluppo del Parlamento europeo, ha ribadito la richiesta ucraina di un maggiore intervento dell'Europa e dell'Occidente, che comunque ringrazia per quanto fatto finora.

Poturayev elenca poi i numeri drammatici del conflitto in corso con la Russia. "Al momento – ha ricordato il deputato – ci sono 3 milioni di cittadini ucraini rifugiati in Europa e 7 milioni in Ucraina che hanno lasciato le loro case e si sono spostati ad ovest. Il numero di sfollati, però, sta crescendo rapidamente, vista la situazione a Kharkiv, nel Luhansk e nel Donbass". Proprio lì dove si stanno intensificando le operazioni militari dei russi.

Secondo i dati della commissione guidata da Poturayev, poi, dall'inizio della guerra sono stati danneggiati 1071 edifici scolastici sono stati danneggiati, di cui 95 distrutti del tutto. E ancora: sono stati colpiti 300 ospedali, di cui 21 rasi al suolo, così come 230 tra edifici culturali e monumenti. Ma sono i numeri sulle persone i più duri. "In più di un mese di conflitto – ha detto l'ospite della commissione- sono morti più di 2mila bambini e 3mila sono stati feriti, molti in maniera grave. Le violazioni dei diritti umani, poi, sono continue".

Quindi il deputato ha spiegato che l'Ucraina ha perso un terzo dei suoi terreni agricoli. Nonostante le devastazioni, però, Kiev non si piegherà "alle condizioni russe a qualsiasi costo e se qualcuno nelle organizzazioni internazionali lo spera io gli dico: noi non siamo responsabili della guerra, quindi non ci stiamo". Quindi ha aggiunto che i Paesi che hanno paura di una escalation "devono fare pressioni sulla Russia, non sull'Ucraina".

Il presidente della commissione per lo Sviluppo del Parlamento europeo, lo svedese Tomas Tobé, ha replicato che l'Unione "è con voi e il vostro diritto di difendervi contro l'invasione russa: sicuramente la responsabilità è solo di Mosca". Per questo motivo, dice Tobé, "capiamo che l'Ucraina non voglia accettare ogni condizione posta dalla Russia nei tavoli di pace, ma per noi europarlamentari bisogna favorire le condizioni migliori possibili per arrivare alla fine del conflitto".

Intanto nell'ultima sessione plenaria di aprile, gli eurodeputati hanno chiesto la creazione di corridoi sicuri per i bambini in fuga dalla guerra in Ucraina e l'assistenza per gli sfollati interni e per gli incapaci di fuggire dalle aree assediate. Questo dopo la decisione del Parlamento Ue di marzo che approvava la ridistribuzione di fondi europei dedicati a Regioni e asilo di migranti, a quei Paesi che ospitano i rifugiati ucraini, oltre allo stanziamento di 420 milioni di euro per alloggi, cibo, assistenza sanitaria e personale necessario all'accoglienza.

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