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Il corpo di un migrante curdo di 15 mesi trovato in Norvegia: era naufragato a ottobre

Il corpo di Artin, un bambino curdo di 15 mesi scomparso il 27 ottobre del 2020, è stato trovato dalla polizia norvegese sulla costa del Paese, nei pressi della città di Karmoy. Il piccolo è morto insieme agli altri quattro membri della sua famiglia di origine curdo-iraniana: avevano attraversato Turchia, Italia e Francia e volevano raggiungere il Regno Unito.
A cura di Davide Falcioni
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Il corpo di Artin, un bambino curdo di 15 mesi scomparso il 27 ottobre del 2020, è stato trovato dalla polizia norvegese sulla costa del Paese, nei pressi della città di Karmoy. Il piccolo, come ricorda la Bbc, è morto insieme agli altri quattro membri della sua famiglia di origine curdo-iraniana: il padre e la madre –  Rasoul Iran-Nejad e Shiva Mohammad Panahi – e i due fratellini Armin e Anita, di 6 e 9 anni. Il gruppo è stato vittima di un naufragio: la barca con la quale erano salpati dalla Francia è affondata nel tentativo di raggiungere il Regno Unito passando per la rotta di Calais-Dover, tra le più pericolose al mondo. L’identificazione del bambino è stata possibile solo grazie all'esame del Dna; ai parenti è stato comunicato che si trattava di Artin. Ora i resti del bambino verranno rispediti in Iran, dove verranno sepolti.

La famiglia di Artin
La famiglia di Artin

Il gommone era partito la mattina del 27 ottobre da Calais con a bordo una ventina di immigrati, quasi tutti curdi iraniani, determinati ad affrontare vento e mare grosso pur di approdare sulle coste britanniche del Kent. Dopo un paio d'ore di navigazione verso nord, la barca ha cominciato ad affondare. Le operazioni di soccorso sono state condotte da quattro navi e un peschereccio francesi e un elicottero belga. La gran parte dei naufraghi sono stati portati in  salvo, ma per la famiglia Iran-Nejiad, di Sardasht, nell’Iran occidentale, non c’è stato invece nulla da fare. Il loro viaggio, hanno riferito alla BBC gli amici sopravvissuti, era cominciato il 7 agosto dal Kurdistan iraniano. Il gruppo aveva attraversato la Turchia e raggiunto l’Italia a bordo di un barcone sbarcato tra Calabria e Salento. Dopo aver attraversato il nostro paese la famiglia ha raggiunto la Francia ed è arrivata fino a Calais; la loro destinazione finale sarebbe dovuta essere il Regno Unito, dove avrebbero cominciato una nuova vita. Il prezzo pagato da Rasoul Iran-Nejad per il trasferimento della sua famiglia da Calais a Dover è stato di 24mila euro. Il numero di migranti che hanno attraversato la Manica in gommone quest'anno è quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2020, con oltre 3.100 sbarchi sulla costa inglese alla fine di maggio.

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