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Il capo della diplomazia cinese vola in Russia: “Cooperazione tra Mosca e Pechino continua”

Pechino rimane “impegnata a sviluppare le relazioni con Mosca nonostante la situazione instabile nel mondo”. E si aspetta “nuovi accordi” tra Cina e Russia. Lo ha detto il capo della diplomazia cinese Wang Yi, oggi in visita nella capitale russa, dove incontrerà anche Vladimir Putin.
A cura di Annalisa Girardi
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Russia e Cina hanno "intenzione di difendere gli interessi reciproci nel rispetto della legge internazionale e del ruolo centrale delle Nazioni Unite". Lo ha assicurato il ministro degli Esteri del Cremlino, Serghei Lavrov, incontrando a Mosca il capo della diplomazia cinese Wang Yi. Da parte sua il funzionario cinese ha detto di attendersi "nuovi accordi" tra i due Paesi: "Sono pronto a scambiare opinioni con te, mio caro amico, su questioni di reciproco interesse. E mi aspetto nuovi accordi", ha detto, sottolineando che Pechino rimane "impegnata a sviluppare le relazioni con Mosca nonostante la situazione instabile nel mondo".

Oggi Wang Yi incontrerà anche il presidente russo Vladimir Putin. "Grazie alla direzione strategica del presidente Xi Jinping e del presidente Putin le relazioni Cina-Russia di partenariato globale e cooperazione strategica nella nuova era mantengono un'elevata dinamica di sviluppo", ha detto il capo della diplomazia cinese.

Wang Yi ha anche parlato della decisione russa, ratificata dalla Duma, di sospendere la partecipazione russa al trattato New Start, sulla limitazione delle testate nucleari. Da parte sua la Cina, ha detto Wang Yi, auspica che Russia e Stati Uniti possano risolvere le loro divergenze sul trattato attraverso il dialogo: "La Cina spera che entrambe le parti possano risolvere adeguatamente le loro divergenze attraverso un dialogo e una consultazione costruttivi, al fine di garantire la corretta attuazione del Trattato", ha detto.

Non è mancata la frecciata a Washington, però. Già ieri il capo della diplomazia cinese aveva detto che mentre la Cina è un difensore dell'ordine internazionale, gli USA sono il "principale disgregatore" attraverso un approccio egemonico nei confronti delle sfide globali. "Sono gli Stati Uniti, non la Cina, che minano e calpestano le regole internazionali", aveva detto.

Oggi il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin ha aggiunto: "Gli Stati Uniti e altri paesi della Nato ora stanno costantemente riferendo che la Cina potrebbe fornire armi alla Russia, che è uno stratagemma che è stato usato e sventato all'inizio della crisi ucraina". L'ultima accusa è quindi quella per cui Nato e Stati Uniti starebbero "infangando" la Cina riferendo falsità sul suo potenziale ruolo nel conflitto.

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