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I due marò Latorre e Girone indagati a Roma per omicidio volontario

Un atto dovuto dopo l’informativa delle attività della Farnesina, l’ipotesi di reato precedente era di tentato abbordaggio da parte di pirati. I due fucilieri della Enrica Lexie restano in stato di fermo. A Kochi intanto sono arrivati gli esperti balistici italiani.
A cura di Susanna Picone
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Un atto dovuto dopo l’informativa delle attività della Farnesina, l’ipotesi di reato precedente era di tentato abbordaggio da parte di pirati. I due fucilieri della Enrica Lexie restano in stato di fermo. A Kochi intanto sono arrivati gli esperti balistici italiani.

Sarebbe un “atto dovuto” quello della magistratura di Roma che ieri ha proceduto a iscrivere nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario i due marò in servizio sulla petroliera italiana Enrica Lexie che sono stati accusati in India di aver ucciso due pescatori indiani. Il fascicolo di indagine, affidato dal procuratore aggiunto, Giancarlo Capaldo, al sostituto Francesco Scavo muta l’ipotesi di reato per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e che in un primo momento era di tentato abbordaggio da parte di pirati.

Latorre e Girone ancora in stato di fermo – Fin dal primo momento la Procura di Roma ha seguito con estrema attenzione il caso dei militari in India, una vicenda complessa sia dal punto di vista giuridico che per i risvolti diplomatici tra i due Paesi. Il “cambiamento” dell’ipotesi di reato sarebbe stato provocato dall’arrivo in Procura delle prime risultanze dell’attività svolta dagli uomini della Farnesina. Intanto in India i marò del battaglione San Marco, Latorre e Girone, restano ancora detenuti nel bungalow della polizia a Kochi, dopo che è stato confermato per loro lo stato di fermo dal giudice della corte di Kollam. Per i due militari continuano ad arrivare dall’Italia messaggi di solidarietà e in particolare sono le istituzioni, con il premier Monti in primis, a rassicurare le loro famiglie sull’impegno totale del Governo in India.

Un atto dovuto dopo l’informativa delle attività della Farnesina, l’ipotesi di reato precedente era di tentato abbordaggio da parte di pirati. I due fucilieri della Enrica Lexie restano in stato di fermo. A Kochi intanto sono arrivati gli esperti balistici italiani.
La fotografia dei marò Latorre e Girone in Campidoglio.

A Kochi gli esperti italiani per assistere alle prove balistiche sulle armi dei marò – Il sottosegretario agli Esteri De Mistura aveva rassicurato i militari dicendo che la prova sui fucili che avevano in dotazione rappresenta un passaggio necessario per accertare cosa sia accaduto lo scorso 15 febbraio: a tal proposito a Kochi sono arrivati i due esperti italiani che parteciperanno alle prove balistiche. Questo è l’accordo raggiunto da De Mistura per garantire la massima trasparenza durante le operazioni sulle nave che da ieri mattina è tornata nel porto di Kochi. La delegazione di esperti italiani sarà presente al momento in cui saranno posti i sigilli sul materiale bellico che appartiene allo Stato italiano, un passo importante nell’ambito di una vicenda che registra ancora troppi punti oscuri.

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