I deputati britannici si aumentano lo stipendio del 10%

Chissà cosa sarebbe accaduto in Italia se il Parlamento avesse fatto la stessa cosa che si accinge a fare in Gran Bretagna, dove i deputati si apprestano ad aumentarsi lo stipendio passando dalle attuali 67mila sterline lorde annue a 74mila, ovvero da poco più di 94mila euro a 101mila euro, riducendosi tuttavia i benefit pensionistici. Lo riferisce il Financial Times citando il parare dell'autorità indipendente (Apsa) che definisce, tra l'altro, gli standard retributivi dei Comuni.
La notizia, come è ovvio, sta scatenando non poche polemiche: benché i deputati britannici siano ben lungi dall'arricchirsi facendo politica, i cittadini sono infuriati. Il governo, infatti, a fronte di un aumento dello stipendio per la "casta", ha proposto il taglio dei salari dei lavoratori del pubblico impiego. Non solo: l'incremento dello stipendio si applicherà non solo ai deputati, ma anche ai membri dell'esecutivo guidato da David Cameron e ciò nonostante in campagna elettorale il primo ministro abbia ripetutamente promesso il congelamento dei loro stipendi. L'aumento, anche se inferiore, solo il 4,9% contro il 10,3% dei semplici deputati, interesserà anche lo stesso Cameron, la cui retribuzione passerà dalle attuali 142.500 sterline (196.000 euro) a 149.440 (204.000 euro). I suoi più stretti collaboratori, compreso George Osborne, noto per essere un tagliatore di retribuzioni, percepiranno dalle attuali 98.740 sterline (136.000 euro), a 105.680 (144.000 euro).
Dell'aumento di stipendio trarrà vantaggio anche il capo dell'opposizione, ma solo quando i laburisti avranno scelto il successore del dimissionario Ed Miliband. Quella del leader dell'opposizione è una figura formalmente riconosciuta nelle istituzioni britanniche: titolare del cosiddetto governo ombra guadagna ora 128.836 sterline (177.000 euro) ma presto beneficerà di un aumento del 5,4%.