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Conflitto Israelo-Palestinese

Hamas-Israele, strage di giovani al rave israeliano: centinaia di ostaggi nelle mani dei miliziani e 260 morti

Continuano i combattimenti tra Israele e Hamas dopo l’attacco a sorpresa dei miliziani che sono riusciti a sfondare i confini da Gaza. Sono centinaia le persone rapite nelle ultime ore a un rave di musica tecno israeliano: tantissimi i giovani sequestrati. Altre 260 le persone decedute.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Continuano i combattimenti tra Israele e Hamas dopo l'entrata a sorpresa dei suoi miliziani da Gaza. Il nuovo sanguinoso capitolo del conflitto con Israele è costato la vita ad almeno 700 israeliani e 436 palestinesi, con altri 2.700 civili feriti e ricoverati negli ospedali di Gaza. I bombardamenti, i missili e gli elicotteri non si sono mai fermati dopo l'entrata di Hamas in Israele. L'esercito israeliano ha annunciato di aver distrutto più di 500 obiettivi di Hamas sul territorio della Striscia di Gaza, con altri 80 miliziani fermati nel territorio di Israele durante la notte.

Sono ancora centinaia però i miliziani presenti sul territorio israeliano e attualmente non individuati. Stando a quanto reso noto, Hamas è riuscita a prendere in ostaggio più di 100 persone di diverse nazionalità durante un rave israeliano. Altre 260 persone sono state uccise durante l'attacco. I miliziani avrebbero portato via anche alcuni capi militari dell'esercito israeliano, ma il dato non è stato ancora confermato. Tra i sequestrati vi sono persone di diverse nazionalità, tra cui americani, messicani, brasiliani e tedeschi.

Il padre di Noa rapita al rave
Il padre di Noa rapita al rave

Il piano per l'evacuazione dei cittadini stranieri

La comunità internazionale sta infatti organizzando i piani di evacuazione per i cittadini stranieri che si trovano sul territorio. Almeno 12 persone di nazionalità thailandese sono morte nelle ultime ore e adesso Bangkok sta preparando un piano per l'evacuazione dei connazionali.

Secondo il Wall Street Journal, ad aiutare Hamas nel suo attacco ad Israele vi sarebbe stato l'Iran, che avrebbe supportato i miliziani per organizzare il colpo. Il tutto sarebbe stato programmato per mesi secondo i media americani. L'Iran ha negato il suo coinvolgimento, senza però ritrattare il sostegno alla "reazione palestinese" a sette decenni di occupazione e crimini. La delegazione iraniana alle Nazioni Unite ha rilasciato una dichiarazione: "I passi determinati dei palestinesi costituiscono una difesa completamente legittima contro sette decenni di occupazione e terribili crimini da parte del regime sionista illegittimo. Sosteniamo la Palestina senza riserve. Tuttavia, non siamo coinvolti nella risposta palestinese, che e' stata portata avanti solo dalla Palestina stessa".

In quella che Israele ha definito la "peggiore giornata nella storia del Paese", l'esecutivo israeliano sta facendo i conti con il bilancio delle vittime e degli ostaggi sequestrati da Hamas dopo l'attacco armato durante un rave israeliano. Sul posto sono stati trovati 260 corpi, ma sarebbero ancora centinaia le persone portate via dai miliziani e sequestrate. Mentre le famiglie di chi è scomparso nel nulla chiedono risposte, Israele e la comunità internazionale cercano di ricostruire l'identità delle persone ora in ostaggio. I dispersi per ora sarebbero 750.

Noa e il fidanzato rapiti al rave
Noa e il fidanzato rapiti al rave

I filmati dei rapimenti e delle violenze al rave israeliano

In queste ore le storie di molti ostaggi stanno facendo il giro del web e dei tg. Una donna di 85 anni, Yaffa Adar, sarebbe stata prelevata dalla sua abitazione e portata a Gaza secondo la nipote Adva che ha condiviso la sua foto online. Una famiglia composta da marito, moglie e due bambini sarebbe invece stata presa in ostaggio in un'altra casa, così come mostrato in un filmato da una giornalista di Ynetnews, Emily Schrader. La sorella maggiore è stata uccisa durante l'irruzione dei miliziani di Hamas nell'abitazione.  

Particolarmente angoscianti, le immagini di Noa Argamani, una 25enne presa in ostaggio al rave organizzato vicino al kibbutz Re'im, a pochi chilometri dalla Striscia di Gaza. La ragazza è stata portata via con il fidanzato, costretto però ad allontanarsi senza di lei dai miliziani di Hamas.

Nei filmati diffusi online si vede la ragazza tendere le braccia verso il fidanzato Avi Nathan, costretto però ad allontanarsi sotto la minaccia di una pistola. Subito dopo, la ragazza viene costretta ad unirsi ad altri ostaggi. Nel filmato chiede ai miliziani di non ucciderla.

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