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Conflitto Israelo-Palestinese

Guerra Israele Hamas: cosa ha detto la Meloni nell’incontro con Netanyahu a Tel Aviv

La Presidente del Consiglio italiano ricevuta dal premier israeliano a Tel Aviv: “Combattiamo i terroristi di Hamas, noi siamo diversi da loro”.
A cura di Biagio Chiariello
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 A Tel Aviv questa sera, 21 ottobre, si è tenuto l'incontro tra il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il faccia a faccia è durato un'ora. "Noi difendiamo il diritto di Israele a esistere, a difendere la sicurezza dei propri cittadini. Comprendiamo assolutamente che quello di Hamas è un atto di terrorismo che deve essere combattuto. Pensiamo e crediamo che voi siate in grado di farlo nel migliore dei modi, perché noi siamo diversi da quei terroristi", ha detto la presidente del Consiglio.

"E vinceremo", è stata la risposta di Netanyahu, che ha ringraziato la Meloni per essere "venuta in questi tempi bui".
"Ci aspettiamo che tutti i Paesi che hanno combattuto l'Isis, combattano Hamas", ha detto il numero uno israeliano.

"Sono felice di essere qui. Ho pensato che fosse molto importante venire qui di persona per portare la solidarietà del governo italiano e del popolo italiano, e per dirti che dalle immagini che abbiamo visto per noi è incredibile quello che è successo due settimane fa. Mostrano qualcosa più di una semplice guerra, mostrano la volontà di cancellare gli ebrei da questa regione ed è un atto di antisemitismo. E dobbiamo combatterlo, oggi come ieri", ha aggiunto ancora la Meloni rivolgendosi al suo omologo israeliano.

Cosa ha detto la Meloni al vertice per la Pace a Il Cairo

Prima di volare a Tel Aviv, Giorgia Meloni è intervenuto al vertice internazionale per la pace a Il Cairo, affermando che, per porre fine alla guerra in Medioriente (segui il tempo reale), la soluzione da percorrere è basata sulla "prospettiva ‘due popoli e due Stati'. Una soluzione concreta e che deve avere una tempistica definita".

“Dobbiamo fare l’impossibile per evitare una escalation della crisi, perchè le conseguenze sarebbero inimmaginabili”, ha detto. “Se anche i nostri punti di vista di partenza non fossero sovrapponibili, perfettamente sovrapponibile è il nostro interesse, cioè l’interesse che ciò che sta accadendo a Gaza non diventi un conflitto molto più ampio, un conflitto di religione”, le parole della premier.

Per la Meloni “sarebbe una cosa molto stupida cadere nella trappola di Hamas. Il vero obiettivo dell’attacco non era difendere il diritto del popolo palestinese ma costringere a una reazione contro Gaza che minacciasse alla base ogni tentativo di dialogo e creasse un solco incolmabile tra paesi arabi, Israele, occidente, compromettendo definitivamente pace e benessere per tutti i cittadini coinvolti compresi quelli che si dice di voler difendere e rappresentare”.

“Il bersaglio siamo tutti noi e non possiamo cadere nella trappola, sarebbe una cosa molto stupida. Per questo è molto importante continuare a dialogare e ragionare”, ha spiegato.

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