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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina: Kiev annuncia “progressi nella controffensiva”, droni russi su Zaporizhzhia

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 15 luglio. Secondo il generale Oleksander Tarnavskyi, le truppe ucraine stanno “abbattendo sistematicamente il nemico nelle loro posizioni” sul fronte meridionale. Nella notte attacchi nelle regioni di Mykolaiv e Zaporizhzhia.
A cura di Susanna Picone
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L'Ucraina sta facendo "progressi sul fronte meridionale nel contesto della controffensiva" secondo il generale Oleksander Tarnavskyi, comandante delle forze ucraine nel sud. A suo dire, le truppe di Kiev stanno costringendo il nemico ad abbandonare le proprie posizioni. Su Telegram il generale ha riferito che nelle ultime 24 ore i russi hanno perso almeno 200 soldati. In arrivo intanto a sorpresa a Kiev, dove incontrerà Zelensky, il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol. "Il presidente ha visitato la città di Bucha, vicino alla capitale Kiev, e quella di Irpin", dove ci sono state stragi di civili nella prima fase dell'occupazione, secondo quanto informa Seul.

Incognite su militari russi e sul futuro del Gruppo Wagner di Prigozhin

L’intelligence britannica, nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione in Ucraina, parla dell’ultimo licenziamento di un comandante militare russo e lo definisce emblematico della "grave disaffezione che molti ufficiali nutrono nei confronti degli alti vertici militari”. "La Russia – si legge nel bollettino di oggi – ha regolarmente licenziato comandanti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina, ma la rimozione del generale-maggiore Ivan Popov della 58/ma Armata d'Armi Combinate è particolarmente degna di nota: a quanto pare è stato licenziato per aver espresso preoccupazioni piuttosto che per presunte scarse prestazioni". "In un video destinato alle sue truppe Popov ha sferrato un duro attacco ai vertici del ministero della Difesa russo. Le critiche di Popov, rileva l'intelligence, "riecheggiano in gran parte quelle espresse dal proprietario del gruppo Wagner Evgeniy Prigozhin prima del suo ammutinamento del giugno scorso”. Di Prigozhin ieri il gruppo Wagner ha pubblicato una foto dove il leader si trova su un letto in mutande: nessuno sa quando sia stata effettivamente scattata. Secondo l’intelligence inglese, le critiche dirette da parte degli alti livelli dell'esercito "potrebbero diventare un problema crescente per il ministro della Difesa Serghei Shoigu e il capo di Stato Maggiore, generale Valeriy Gerasimov”.

Attacchi nelle regioni di Mykolaiv e Zaporizhzhia

Sul campo di battaglia, la notte scorsa le forze ucraine hanno abbattuto tre droni kamikaze russi nella regione di Mykolaiv, nel sud del Paese, secondo quanto ha reso noto la portavoce delle Forze di Difesa del Sud, Natalia Gumenyuk. Un civile è rimasto ferito invece nel corso dell'attacco lanciato contro Zaporizhzhia: lo ha reso noto su Telegram il segretario del consiglio comunale, Anatoly Kurtev, come riporta Rbc-Ucraina. In seguito dell'attacco, ha aggiunto Kurtev, hanno subito danni un'infrastruttura non meglio precisata e quattro condominii.

Podolyak: "Normale che finché si spara Kiev non entri nella Nato"

Dopo il vertice di Vilnius si continua a parlare dell’ingresso dell’Ucraina nella Nato. Il consigliere politico del presidente Zelensky, Mikhailo Podolyak, in un’intervista al Corriere della Sera ha detto che non era realistico pensare che la Nato s'impegnasse in maniera vincolante all'ingresso di Kiev mentre ancora si spara. "Non è del tutto realistico sperare di entrare nella Nato mentre ancora si spara. Però poi la nostra adesione al fronte atlantico non sarà merce di scambio con la Russia", ha detto Podolyak, secondo il quale l'esito del summit in Lituania è comunque un successo: "Nonostante da Vilnius non sia giunto un chiaro invito alla nostra adesione legale all'Alleanza, abbiamo però registrato un sostegno militare garantito a lungo termine. Si darà priorità alle forniture a seconda delle nostre necessità, assieme all'aumento della gamma di armamenti e alla velocizzazione delle consegne da parte di ogni nazione alleata. In parallelo, noi stiamo riformando le nostre forze armate, le addestriamo sui parametri Nato, condividiamo l'intelligence". Il consigliere di Zelensky, inoltre, ritiene che l'adesione alla Nato di Kiev neutralizzerà le minacce di utilizzo dell'arma atomica. Le minacce di Mosca sono, secondo Podolyak, "del tutto irrealistiche, sono ripetizioni primitive della vecchia propaganda di Mosca. Putin continuerà a minacciare sino a quando noi non saremo finalmente nella Nato".

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