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Grecia: Vogliono sfrattarli, monaci lanciano molotov a ufficiali giudiziari

La comunità, che contesta il riavvicinamento tra ortodossi e cattolici, è stata dichiarata scismatica dal patriarca ortodosso ma non vuole abbondare il monastero sul monte Athos.
A cura di Antonio Palma
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Un gruppo di monaci ultraortodossi del monastero di Esphigmenou in Grecia sono sul piede di guerra. Alla vista degli ufficiali giudiziari arrivati alla sede del loro monastero per notificare l'esecuzione di uno sfratto, il gruppo di religiosi ha reagito lanciando sui malcapitati sassi, oggetti contundenti e bottiglie molotov incendiarie. "I monaci sono preparati a difendersi" è la dichiarazione bellicosa di uno dei portavoce dei monaci ribelli ormai pronti a tutto pur di non abbandonare la loro sede, uno dei venti luoghi di preghiera che si trovano sul monte Athos. I religiosi del millenario monastero in effetti sono stati dichiarati scismatici già nel 2002 dal Patriarca ortodosso Bartolomeo I per la loro opposizione al riavvicinamento tra la Chiesa Ortodossa e la Chiesa Cattolica e proprio per questo motivo sfrattati dalla loro sede che appartiene alla chiesa ortodossa greca.

In questi anni però è stato impossibile smuovere i monaci dal loro monastero. Il gruppo di religiosi,  con l'aiuto di sostenitori in tutta la Grecia che forniscono loro i mezzi per il sostentamento, si sono sempre opposti a qualsiasi sfratto e cacciato in malo modo qualsiasi ufficiali giudiziario.  "Ci aspettiamo che la polizia ci offra una soluzione pacifica altrimenti succederanno cose che lederanno l'immagine della Grecia all'estero" ha minacciato uno dei monaci ribelli. Del resto già in passato l'arrivo di alcuni monaci lealisti si trasformò in una gigantesca rissa che solo l'arrivo della polizia riuscì a sedare.

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