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Giustiziato con iniezione letale il 57enne Stephen Stanko: uccise un amico e strangolò la compagna

È stato giustiziato con un’iniezione letale nel carcere di Columbia, in Carolina del Sud, il 57enne Stephen Stanko, condannato a morte due volte. Nel 2005 l’uomo aveva assassinato un amico, al quale poi aveva sottratto del denaro, e nello stesso giorno aveva strangolato la compagna.
A cura di Eleonora Panseri
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A sinistra: Stephen Stanko, 57 anni
A sinistra: Stephen Stanko, 57 anni

È stato giustiziato con un'iniezione letale ieri, venerdì 13 giugno, nel carcere di Columbia (Carolina del Sud, Usa) il 57enne Stephen Stanko, condannato a morte due volte per omicidi distinti.

Nel 2005 l'uomo aveva assassinato un amico, al quale poi aveva sottratto del denaro dal conto in banca, nella contea di Horry. E lo stesso giorno aveva strangolato la compagna nella loro casa nella contea di Georgetown, dopo aver abusato della figlia adolescente, sopravvissuta nonostante una grave ferita alla gola. 

L’esecuzione è iniziata alle 18.00 (ora locale, ndr), dopo una dichiarazione finale di tre minuti e mezzo in cui l’uomo ha chiesto perdono e ha implorato di non essere giudicato solo per “il giorno peggiore della sua vita”. È stato dichiarato morto alle 18.34.

Stanko ha ricordato di essere stato uno studente modello e volontario, aggiungendo: “Ho vissuto circa 20.973 giorni, ma vengo giudicato solo per uno”. Ha chiesto perdono alle famiglie delle vittime, auspicando che l’esecuzione porti loro sollievo.

Si tratta della sesta esecuzione eseguita nello Stato negli ultimi 9 mesi, dopo una pausa di 13 anni dovuta all’impossibilità di reperire farmaci per l’iniezione letale. Il sedativo utilizzato è stato il pentobarbital, diverso da quelli che venivano utilizzati in precedenza.

Secondo i testimoni, un secondo dosaggio è stato somministrato 13 minuti dopo l’inizio. Stanko aveva inizialmente optato per il plotone d’esecuzione, recentemente reintrodotto in Carolina del Sud, ma ha cambiato idea dopo l’autopsia di un detenuto ucciso con quel metodo aveva rivelato che i colpi avevano sfiorato il cuore.

I tribunali federali hanno respinto gli ultimi ricorsi, che contestavano la correttezza della procedura di iniezione letale. Il governatore Henry McMaster ha rifiutato la clemenza poco prima dell’esecuzione.

Con l’approvazione di una legge che protegge l’identità dei fornitori dei farmaci per le esecuzioni, lo Stato ha ripreso l’uso della pena di morte. Nessun governatore ha concesso la grazia a un condannato negli ultimi 50 anni in South Carolina.

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