Giovane 22enne creduto morto si presenta al suo funerale: “Quello nella bara non sono io”

Un ragazzo argentino di 22 anni ha scioccato parenti e amici che si erano radunati per rendergli l'ultimo omaggio presentandosi al suo funerale e informando tutti che in realtà lui era vivo e nella bara c'era il corpo di uno sconosciuto. L'assurda vicenda a Villa Carmela, in Argentina, dove la fretta delle autorità per dare un nome alla vittima di un investimento stradale e la poca accortezza di parenti ha innescato un'errata e maldestra attribuzione di identità.
La singolare storia ha avuto inizio la scorsa settimana quando nelle prime ore di giovedì un giovane è stato investito a morte da un camion carico di merce all'altezza di un ponte e dilaniato. La polizia ha stabilito che si trattava di un gesto volontario ma su richiesta dei pm ha aperto una fascicolo per cercare di identificare la vittima che purtroppo non aveva con sé né documenti né altro che ne consentisse l'identificazione.
La notizia di un corpo non reclamato in obitorio si era diffusa in zona e il giorno dopo una donna, accompagnata dalla sorella, si è recata dalle autorità per denunciare che poteva trattarsi di suo figlio che era sparito da alcuni giorni. Secondo quanto riferito dai media locali, il volto non era riconoscibile e la donna lo ha riconosciuto dall'abbigliamento e da alcune caratteristiche fisiche.
Dopo le pratiche del caso, quindi, è stato disposto il rilascio del corpo ai familiari per la sepoltura. La famiglia ha così preparato i funerali ma proprio mentre i parenti stavano vegliando il feretro, l'incredibile sorpresa. Al loro cospetto si è presentato il ragazzo creduto morto che ha informato tutti che lui era vivo e vegeto e che nella bara c'era un altro.
"C'era una grande commozione. Molti erano spaventati, altri urlavano e piangevano. La verità è che eravamo sbalorditi", ha detto una vicina ai giornali locali. Il ragazzo ha detto che si era recato in un paese vicino con gli amici e aveva perso i sensi assumendo droga. Quindi era rimasto così un paio di giorni fuori paese dove non aveva modo di comunicare con i familiari. Inoltre ha dichiarato di non essere a conoscenza del fatto che i suoi parenti lo avessero identificato come la persona deceduta in un incidente.
Alla famiglia non è rimasto che informare dell'accaduto la polizia che ha disposto che il corpo dell'uomo sconosciuto fosse riportato all'obitorio. La diffusone della notizia infine ha portato un'altra famiglia di una città vicina a presentarsi pensando che potesse trattarsi di Maximiliano Enrique Acosta, un 28enne la cui scomparsa era stata denunciata sabato. La salma è stata quindi riconosciuta una seconda volta e infine restituita alla famiglia per altri funerali.