Giappone, troppi centenari: il governo taglia le spese in regali e omaggi

Tempo di austerity anche in Giappone, anche se i tagli del governo fortunatamente non hanno nulla a che vedere con quelli applicati in Europa negli ultimi anni. Una tradizione nipponica vuole che il primo ministro invii a tutte le persone che compiono 100 anni un "sakazuki", la tazzina delle grandi occasioni, utilizzata generalmente per bere sake: si trattava fino a oggi di un oggetto in materiale pregiato – generalmente argento – accompagnato da una lettera firmata dal premier in persone. Ebbene, da un po' di tempo a questa parte i centenari sono aumentati e con essi i regali, non poco costosi, da parte del governo, che starebbe meditando un netto taglio perché i costi sarebbero eccessivi.
Quando la tradizione prese il via, nel 1963, i centenari giapponesi erano appena 153. Nel 1998 erano diventati 10mila, e la cosa aveva già iniziato ad allarmare il governo, ma gli ultimi dati parlano di 59mila persone, anche se il calcolo potrebbe essere stato approssimato per difetto. Il numero esatto verrà comunicato il 15 settembre, in occasione del Senior's Day, ricorrenza solenne dedicata ai "grandi vecchi".
Il boom di centenari ha posto un problema non semplice da risolvere: nel 2014, infatti, il ministero della salute ha speso 1,8 milioni di euro per i doni agli anziani. Una cifra considerata eccessiva, anche perché la longevità è in aumento e con essa lo saranno anche i costi futuri. Entro il 2050 il 40% della popolazione avrà più di 65 anni, e allora i centenari cresceranno ulteriormente. Il governo, quindi, starebbe pensando a un taglio nei regali, probabilmente cambiando materiale ed optando per uno meno pregiato dell'argento.