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Germania, l’autopsia sui sei ragazzi morti dopo una festa: colpa della stufa

I risultati dell’autopsia confermano che la morte dei ragazzi è avvenuta per avvelenamento da monossido di carbonio. Si indaga ora sui motivi del malfunzionamento della stufa.
A cura di Antonio Palma
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Uccisi dalle esalazione di monossido di carbonio sprigionate dalla stufa a legna che usavano per riscaldarsi. Così sono morti i sei ragazzi trovati senza vita domenica scorsa nel capanno di un giardino nel piccolo centro di Arnstein, in Baviera, nel sud della Germania, dopo una festicciola privata. La conferma è arrivata oggi dai risultati delle autopsie svolte sui corpi dei sei, una ragazza e cinque ragazzi, di età compresa tra i 18 e i 19 anni. A riferirlo ai media locali è stato un portavoce della polizia di Wurzburg che sta indagando sul caso e aveva ordinato gli esami del medico legale per stabilire l'esatto motivo del decesso dei giovani.

Del resto l’intossicazione da monossido di carbonio era stata da subito una delle ipotesi più accreditate dagli inquirenti tedeschi visto che sui corpi dei giovani non vi erano segni di violenze. Il killer silenzioso erano dunque i fumi della stufa  che hanno sorpreso i ragazzi nel sonno. Dai primi rilievi infatti pare che nessuno di loro si sia accorto di quanto stava accadendo. Solo quando il padre di due di loro, una ragazza di 18 e un ragazzo di 19 anni,  è andato a vedere cosa fosse accaduto domenica mattina, perché non li aveva più sentiti dalla sera precedente, è avvenuta la terribile scoperta. Nonostante l'allarme, per i sei ragazzi non c'era più nulla da fare.

Sul caso comunque la polizia continua a indagare per accertare se ci siano responsabilità nel mal funzionamento della stufa. "La causa della fuoriuscita dei fumi tossici è ancora oggetto di indagine penale", si legge infatti in una comunicazione congiunta della questura e del procuratore di Würzburg in cui si spiega anche che nell'inchiesta sono stati coinvolti i specialisti della polizia criminale bavarese.

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