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Covid 19

Germania, contro Omicron terza dose di vaccino dopo soli 3 mesi

La Stiko, commissione tedesca sui vaccini facente capo al Robert Koch Institute, ha raccomandato la somministrazione della dose di richiamo di vaccino dopo tre mesi anziché dopo sei.
A cura di Davide Falcioni
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La Stiko, commissione tedesca sui vaccini facente capo al Robert Koch Institute, ha raccomandato la somministrazione della dose di richiamo di vaccino dopo tre mesi anziché dopo sei per fronteggiare la nuova ondata di contagi dovuta alla variante Omicron: il via libera alla terza dose anticipata si applicherà, con effetto immediato, su tutti gli adulti di età superiore ai 18 anni e avrà il duplice scopo di conferire una migliore protezione contro la malattia grave e nel contempo limitare al massimo la trasmissione del virus.

Perché i tedeschi riceveranno la terza dose dopo solo 3 mesi

La decisione della Stiko è arrivata alla luce della novità rappresentata dalla variante Omicron del coronavirus, destinata a cambiare significativamente la situazione epidemiologica non solo in Germania, ma in tutta Europa: Omicron ha infatti dimostrato di essere in grado di reinfettare i pazienti convalescenti e contagiare anche i vaccinati; per questo la somministrazione di una dose di richiamo dopo appena tre mesi dal completamento del ciclo di vaccinazione primario permetterà di ripristinare un alto livello di anticorpi e proteggere meglio sia dalla malattia grave che dalla stessa infezione, limitando quindi anche la circolazione del virus.

Le raccomandazioni del Robert Koch Institute per le feste di Natale

La Germania, ancora reduce dalla devastante quarta ondata causata dalla variante Delta, non punterà però solo sul vaccino: il Robert Koch Institute (RKI) avanzerà al Governo e ai governatori dei leander tedeschi la proposta di una serie di misure non farmacologiche per fermare l'aumento dei contagi. In un documento l'organizzazione deputata al controllo e alla prevenzione delle malattie infettive ha chiesto all'esecutivo di valutare la chiusura immediata di tutti i ristoranti, che devono poter lavorare solo con il cibo d'asporto. Dovrebbero inoltre essere prorogate le vacanze natalizie per i bambini che frequentano gli asili nido e le scuole elementari. Andranno poi indossate le mascherine al chiuso e anche all'aperto quando non sarà possibile rispettare il metro e mezzo di distanza interpersonale. Tra le raccomandazioni più curiose da parte del Robert Koch Institute  anche quella di "non cantare in casa, tranne che tra i membri stretti della propria famiglia".

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