Gaza: oltre 200 morti palestinesi. Israele accetta tregua di sei ore

UPDATE – Domani tregua umanitaria di sei ore. Israele ha accolto una richiesta dell'emissario dell'Onu per la regione Robert Serry e ha deciso che domani osserverà a Gaza una tregua umanitaria di sei ore. A renderlo noto è la televisione di Stato israeliana. Non si sa se in parallelo anche Hamas sospenderà i lanci di razzi verso Israele. “Se vuoi combattere il terrorismo devi essere sul posto. Dal cielo possiamo colpirli duramente ma non sbarazzarci di loro. L'occupazione è fattibile in giorni o settimane al massimo”, così intanto una fonte di sicurezza israeliana ad alcuni giornalisti stranieri. La probabilità che Israele lancia a Gaza un’operazione di terra sarebbe “molto elevata”.
UPDATE – Quattro bambini uccisi in spiaggia a Gaza – Altri 4 bambini sono stati uccisi a Gaza. Erano sulla spiaggia quando sono stati colpiti durante un bombardamento israeliano. Lo si apprende da fonti sanitarie. I bambini stavano scappando dopo un primo tiro di artiglieria. Rifugiatisi in alcune capanne sulla spiaggia, quattro di loro sono stati uccisi mentre altri sono rimasti feriti. La morte dei quattro bambini porta a quota 216 il bilancio complessivo delle vittime palestinesi dopo 9 giorni di raid aerei israeliani. I feriti sono più di 1560. Il bilancio è reso noto da fonti sanitarie palestinesi. “Se Hamas non accetterà la proposta egiziana non ci darà altra possibilità che continuare l'operazione militare a Gaza e dare una risposta ancora più forte”, così il ministro della Giustizia Tzipi Livni prima di incontrare il ministro degli Esteri italiano Federica Mogherini.
UPDATE: Mentre proseguono i bombardamenti dell'aviazione israeliana nella Striscia di Gaza (danneggiato anche un ospedale) il governo francese ha presentato all'Unione Europea una proposta: la spedizione di un team della Eubam (European Union Border Assistance Mission) che faccia da interposizione al confine tra Gaza e Israele. Secondo il ministro degli esteri Fabius la proposta sarebbe stata accolta favorevolmente dall'Egitto e da altri Paesi arabi. Sale intanto il numero delle vittime, che sono 213. Tra esse quattro bambini uccisi oggi mentre si trovavano su una spiaggia.
È durata solo poche ore la fragilissima tregua in Medio Oriente tra Hamas e Israele. Dopo il lancio di alcuni missili dalla Striscia di Gaza che hanno fatto la prima vittima in campo israeliano, l'aviazione di Tel Aviv infatti ha ripreso i suoi attacchi con massicci bombardamenti che hanno provocato ulteriori distruzioni e nuove vittime tra i palestinesi. Il bilancio delle vittime dei raid israeliani ormai ha superato i duecento morti. Nel nono giorno dell'offensiva israeliana "Margine protettivo", infatti, i nuovi bombardamenti hanno colpito nella notte la Striscia uccidendo almeno cinque persone. Secondo fonti palestinesi, due uomini ed un ragazzo sono stati colpiti e uccisi a Rafah durante i raid israeliani avvenuti nella notte in varie zone della Striscia. I bombardamenti inoltre hanno colpito diverse abitazioni civili dei leader di Hamas. Aerei da combattimento israeliani infatti hanno centrato e distrutto nella notte a Gaza l'abitazione di due alti responsabili di Hamas, Mahmoud al-Zahar e Bassem Naim, mentre altri raid su Jabalia hanno colpito le case dell'ex ministro Fathi Hammad e dell'ex deputato Ismail al-Ashqar. Secondo testimoni, al momento del bombardamento non ci sarebbero state persone negli edifici colpito da diversi missili, ma ci sono stati ingenti danni anche ad alcune abitazioni limitrofe e ad una moschea nelle vicinanze.
Israele a 100mila palestinesi: "Andate via dalle vostre case"
I raid però non si fermeranno qui, visto che Israele ha già lanciato un nuovo ultimatum alla popolazione civile nel nordest di Gaza intimando a tutti di lasciare le proprie abitazioni in vista di nuovi bombardamenti sugli abitati civili. L'esercito israeliano infatti ha invitato circa 100mila civili a lasciare le abitazioni entro le otto di questa mattina e nelle prossime ore si attendono nuove incursioni aeree sulla Striscia. Ovviamente il governo di Netanyahu addossa ad Hamas e alla Jihad islamica la responsabilità della ripresa dei bombardamenti per non aver accettato la proposta egiziana per il cessate il fuoco. "Hamas non ci lascia altra scelta che non la estensione delle operazioni. Hamas ha scelto di proseguire la campagna militare e pagherà il prezzo. Il nostro obiettivo è riportare la calma per gli israeliani mediante l'assestamento di colpi significativi all'organizzazione terroristica di Hamas" ha spiegato il Premier israeliano, che però al contempo tiene a bada i falchi come il viceministro della Difesa licenziato dopo aver aspramente criticato la scelta di non procedere con l'invasione di terra.
Il Ministro Mogherini in Israele
Intanto diverse città israeliane sono sotto l'attacco dei razzi palestinesi. Secondo fonti militari sono oltre 35 i razzi che sono stati sparati stamane da Gaza verso il territorio israeliano. Sirene di allarme risuonano in continuazione nella zona centrale di Israele e ad Ashkelon un edificio è stato centrato da un razzo. Per sbloccare la situazione, in campo internazionale oggi il ministro degli esteri italiano Federica Mogherini è in Israele dove incontrerà il premier israeliano Benyamin Netanyahu e l'ex presidente Shimon Peres. "La cosa più importante in questo momento è il cessate il fuoco" ha detto Mogherini visitando con il collega israeliano Avigdor Lieberman una casa colpita da un missile. "Questa proposta che viene dall'Egitto è stata coraggiosamente accolta da Israele. Mi auguro che trovi una risposta positiva dalla Striscia di Gaza e che finisca il lancio di razzi su Israele" ha proseguito il nostro Ministro, concludendo: "In questo momento resto ferma sull'invito che il presidente Abu Mazen ha fatto a tutti i palestinesi ed in particolare ad Hamas per accogliere l'invito al cessate il fuoco".

