Gaza, niente accordo su proposta di tregua Usa, Hamas: “La carestia continuerebbe senza sosta”

Non c'è accordo sulla proposta di tregua a Gaza avanzata dagli Stati Uniti. Nella serata di giovedì infatti Hamas ha annunciato che il piano di cessate il fuoco proposto da Washington "non soddisfa le richieste" del gruppo. Non si tratta però di una chiusura definitiva alle trattative perché le stesse fonti palestinesi spiegano che stanno ancora studiando il piano nei dettagli.
La proposta "non soddisfa nessuna delle richieste del nostro popolo, prima fra tutte quella di porre fine alla guerra e alla carestia", ha affermato un funzionario di Hamas, aggiungendo che il gruppo sta studiando ancora l'ultima proposta statunitense, sostenuta da Israele.
"La proposta significa, in sostanza, il perpetuarsi dell'occupazione, il continuare degli omicidi e della carestia anche durante il periodo di tregua temporanea" ha detto giovedì a diversi organi di stampa Bassem Naim, membro dell'ufficio politico di Hamas, aggiungendo però che la dirigenza del movimento sta studiando la risposta alla proposta con piena responsabilità nazionale.
Poche ore prima anche la portavoce della Casa Bianca, Caroline Levitt, aveva dichiarato che Hamas non aveva ancora accettato la "proposta Witkoff" per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, aggiungendo però che "i colloqui sulla questione sono in corso e speriamo che si raggiunga un cessate il fuoco a Gaza, in modo da poter rimpatriare tutti i rapiti". Il piano Usa era stato invece approvato preventivamente da Israele che lo aveva visionato prima che fosse inviato ad Hamas.
La nuova proposta degli Usa per Gaza
La nuova proposta, presentata dall'inviato di Donald Trump in Medio Oriente, Steve Witkoff, prevede una tregua di 60 giorni, potenzialmente estendibile a 70 giorni. Secondo quanto riportato dall'agenzia di stampa AFP, l'accordo prevede anche il rilascio di 10 ostaggi vivi e di nove corpi di ostaggi deceduti in cambio di prigionieri palestinesi durante la prima settimana, seguito da un secondo scambio dello stesso numero di ostaggi vivi e morti durante la seconda settimana.
Secondo quanto riferito da alcune fonti palestinesi all'agenzia di stampa, la scorsa settimana Hamas aveva concordato due scambi alle stesse condizioni, ma uno durante la prima settimana di tregua e l'altro durante l'ultima settimana. Per questo Hamas considera l'ultima proposta una marcia indietro. Inoltre il gruppo palestinese richiede un impegno Usa riguardo ai negoziati per un cessate il fuoco permanente a Gaza.