Gaza, Mohammad Yassin aveva 5 anni: è morto di fame a causa dal blocco israeliano agli aiuti umanitari

Un bambino di cinque anni è morto a causa della grave malnutrizione che affligge la popolazione della Striscia di Gaza. Lo hanno riferito fonti mediche locali, secondo cui il decesso è direttamente legato al blocco degli aiuti imposto da Israele. La notizia è stata confermata anche da Hala Abou-Hassira, ambasciatrice dello Stato di Palestina in Francia.

Il bimbo, Mohammad Mustafa Yassin, è morto all’ospedale al-Ahli Arab Baptist. I medici hanno confermato che la causa del decesso è stata una malnutrizione prolungata. La sua storia va ad aggravare un bilancio drammatico e in via di peggioramento: secondo i dati diffusi dall’agenzia palestinese Wafa, sono almeno 58 le persone morte nella Striscia per cause direttamente legate alla fame. Tuttavia il numero complessivo delle vittime potrebbe essere molto più alto. Le stesse fonti sanitarie parlano di almeno 242 morti negli ultimi 80 giorni dovute all'impossibilità di accedere a cibo e cure mediche essenziali. Tra le vittime, soprattutto bambini e anziani, le fasce più vulnerabili della popolazione.
Dal mese di marzo, l’accesso agli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza è stato praticamente azzerato. Israele ha imposto un blocco totale, aggravando ulteriormente una situazione già al limite della sopravvivenza. Venerdì scorso, 80 Paesi hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui si lancia l’allarme su "una delle peggiori crisi umanitarie" in corso nel mondo. "Gaza è sull’orlo della carestia", si legge nel comunicato, che invita la comunità internazionale a intervenire con urgenza per evitare ulteriori perdite di vite umane.
Già nelle scorse settimane Philippe Lazzarini, numero uno dell'Unrwa, l'agenzia ONU che assiste profughi e civili palestinesi, aveva accusato Israele di usare la fame a Gaza come "arma di guerra". La conferma di quanto sia grave la situazione nella Striscia è stata da tempo fornita anche dall'Integrated Food Security Phase Classification (IPC): 470.000 persone a Gaza stanno affrontando una fame catastrofica (Fase 5 IPC), e l'intera popolazione è colpita da insicurezza alimentare acuta. Il rapporto prevede inoltre che 71.000 bambini e oltre 17.000 madri avranno bisogno di cure urgenti per malnutrizione acuta. "Le famiglie a Gaza stanno morendo di fame mentre il cibo di cui hanno bisogno è bloccato al confine. Non possiamo farlo arrivare a loro a causa del conflitto riesploso e del blocco totale degli aiuti umanitari imposto all’inizio di marzo", ha dichiarato Cindy McCain, Direttrice Esecutiva del Programma Alimentare Mondiale (WFP) delle Nazioni Unite. "È imperativo che la comunità internazionale agisca con urgenza per far riprendere il flusso di aiuti verso Gaza. Se aspettiamo la conferma di una carestia, per molte persone sarà già troppo tardi".