Gaza, Israele uccide altri 11 palestinesi in coda per il cibo. L’ONU: “Medicinali vitali quasi esauriti”

Un nuovo massacro di civili in fila per ricevere aiuti umanitari a Gaza. Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi da membri dell'esercito israeliano e oltre 70 sono rimasti feriti mentre si trovavano in attesa di cibo nei pressi dell’incrocio di Netzarim, nel centro della Striscia. Lo riferisce una fonte medica dell’Ospedale Al-Awda, secondo cui tutte le vittime erano tutti non belligeranti.
I feriti e i morti si erano radunati nella speranza di ricevere forniture umanitarie essenziali, in un contesto di crisi umanitaria sempre più grave che da mesi affligge l’enclave palestinese, martoriata da oltre 600 giorni di bombardamenti e da un assedio totale da parte dell'IDF.

Attacchi su tutta la Striscia
L’episodio di Netzarim non è l’unico registrato nella giornata di oggi. Almeno otto persone sono morte in un attacco aereo israeliano che ha colpito un’abitazione nel quartiere Zeitoun di Gaza City. La notizia è stata confermata da fonti dell’Ospedale Battista, che hanno ricevuto i corpi delle vittime. Ieri, secondo quanto riportato dal ministero della Sanità palestinese, gli attacchi israeliani hanno causato almeno 89 vittime in diversi punti della Striscia. Il bilancio complessivo del conflitto continua a salire, aggravando la già drammatica situazione umanitaria.
In questo quadro l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Palestinesi ha ribadito che il settore sanitario a Gaza è in una situazione critica e che "il 45% delle forniture essenziali è già esaurito. Quasi un altro quarto potrebbe finire entro sei settimane". L’agenzia ha inoltre aggiunto che i “medicinali vitali” sono quasi del tutto esauriti.

Tagli alle comunicazioni
Nel frattempo, l’Autorità Palestinese ha accusato Israele di aver danneggiato deliberatamente un cavo in fibra ottica essenziale, provocando l’interruzione delle comunicazioni via internet e telefoniche in vaste aree del centro e sud di Gaza. Il blackout delle comunicazioni rende ancora più difficili i soccorsi e le operazioni di coordinamento per l’assistenza umanitaria.