Furgone sulla folla a Toronto, è italo-americana la prima vittima identificata

È italo-americana la prima a essere identificata tra le 10 vittime dell'incidente verificatosi ieri, lunedì 23 aprile a Toronto, Canada, quando un furgone bianco ha travolto una decina di persone che camminavano lungo un marciapiede nel centro cittadino, dove si sta svolgendo il G7. Si tratta di Anne Marie D'Amico, impiegata in una delle sedi dell'agenzia Invesco, che si occupa di finanziamenti. Lo riferiscono i media locali, sottolineando come anche i suoi familiari siano stati già avvisati. La donna era momentaneamente uscita dal suo ufficio che si trova sulla Yonge Street, tra Sheppard e Finch Avenue, vicino al tratto dove i pedoni sono stati colpiti dalla follia omicida dello studente 25enne di origine armena Alek Minassian.
Peter Intraligi, presidente di Invesco Canada, ha confermato quanto accaduto in un comunicato inviato alla stampa: "I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti i familiari delle vittime. Tra di loro, c'è sfortunatamente anche una nostra dipendente che non ce l'ha fatta a resistere alle ferite riportate. Ma nel rispetto di Anne Marie e della sua famiglia non rilasceremo ulteriori informazioni". Intanto, la polizia ha fatto un appello a tutti i cittadini affinché li aiutino a identificare le altre vittime dell'attacco che sono ancora senza un nome. Si continua anche a indagare sul movente del gesto, che non è ancora chiaro, anche se è stata esclusa la pista del terrorismo. Il premier canadese, Justin Trudeau, ha parlato di "atto folle" ed espresso vicinanza alle vittime: "I nostri pensieri sono con tutte le persone colpite". E, rivolgendosi ai parlamentari, ha detto: "Avremo più informazioni da condividere con i canadesi nelle prossime ore".