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François Vérove, il serial killer apparso in un quiz a premi in tv: ex poliziotto, ha ucciso e stuprato

François Vérove, ex poliziotto, conosciuto come “il Butterato”, era stato riconosciuto colpevole di almeno quattro omicidi e sei stupri avvenuti in Francia fra il 1986 e il 1994. Nel 2021 si è suicidato prima di sottoporsi all’esame del Dna che l’avrebbe incastrato. Due anni prima aveva partecipato ad un gioco a premi molto noto nel suo Paese.
A cura di Biagio Chiariello
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Ha partecipato ad un popolare quiz a premi in Francia mentre la polizia lo stava cercando per aver ucciso e violentato decine di vittime. L'ex poliziotto François Vérove per anni è rimasto noto a tutti come il “Le Grele” (il "Butterato"): il serial killer responsabile di almeno quattro omicidi e sei stupri avvenuti in Francia fra il 1986 e il 1994. Nell'ottobre 2021 avrebbe dovuto sottoporsi ad un test del Dna richiesto dal giudice, ma il giorno prima si è suicidato.

Due anni prima, Vérove era stato uno dei concorrenti di ‘Tout le monde veut prendre sa place' (‘Tutti vogliono prendere il suo posto‘). L'agente in pensione è apparso a suo agio mentre chiacchierava con il conduttore Nagui Fam e rispondeva alle domande di cultura generale davanti al pubblico dal vivo.

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La sua partecipazione è stata rivelata dal rivista Marianne News ed è una conferma di come questo spietato omicida, sposato e padre di due figli, sia riuscito a ‘nascondersi' con un successo per ben 35 anni. E in molti ora in Francia si chiedono perché le autorità abbiano impiegato così tanto tempo per acciuffarlo, nonostante avessero una buona descrizione del ‘mostro' e forti sospetti che appartenesse alle forze dell'ordine.

Il sospetto che il serial killer fosse un poliziotto era sopraggiunto sia per il modus operandi dei reati sia perché in tre dei sei stupri si era qualificato come agente. All’esame erano stati convocati 750 gendarmi in servizio nell'area di Parigi all’epoca dei fatti. Ma quella mattina, François Vérove, 59 anni, non si era presentato. Il corpo senza vita dell'uomo era stato ritrovato in un appartamento vicino Montpellier.

L'ex poliziotto aveva lasciato un biglietto per sua moglie prima di togliersi la vita in cui diceva di aver "portato con sé una rabbia folle che ha fatto di me un criminale". E aveva aggiunto: “Ci sono stati momenti in cui non potevo sopportarla e così ho dovuto distruggere, infangare, uccidere qualche innocente”.

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Il pluriomicida era stato soprannominato “il Butterato” dopo l'atroce omicidio e stupro dell'11enne Cecile Bloch nel 1986: all'epoca era stato diffuso un identikit del serial killer, nel quale veniva messo in risalto il volto segnato dall'acne. Ma "il Butterato' era ricercato anche per gli omicidi nel 1987 del 38enne Gilles Politi e di una ragazza alla pari tedesca Irmgard Mueller, che lavorava in casa sua, oltre che per l'assassinio della 19enne Karine Leroy nel 1994.

La vedova di Vérove, di cui non è stato fatto il nome, ha detto a Patricia Tourancheau, autrice di un libro su Le Grêlé, "L'uomo butterato: l'assassino era un poliziotto", di non aver mai sospettato la doppia vita di suo marito. Secondo la Tourancheau la sua apparizione nello show è stata una "forma di provocazione". “È incredibile?” aggiunge. ‘Perché? Perché sappiamo che è un serial killer e invece lì sembra una persona normale. Questo conferma che i grandi criminali assomigliano a persone comuni. Non hanno visi da mostri".

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