Francia, madre non manda il figlio a scuola: condannata a 4 mesi

Quattro mesi di carcere per non aver mandato suo figlio a scuola: è questa la condanna comminata in Francia alla mamma di Simon, un ragazzino che frequentava la prima media durante l'anno scolastico 2012-2013 a Escaudain, nel nord del paese, in un'area economicamente molto svantaggiata. Lo studente quell'anno non andò quasi mai in classe e per questo venne bocciato, ma anche l'anno successivo le cose non andarono meglio, visto che solo nel primo quadrimestre collezionò 79 mezze giornate di assenza. Nel frattempo sua madre, più volte convocata dalla scuola del figlio, non si presentò mai per dare spiegazioni su quanto stava accadendo al ragazzo.
Alla fine si è arrivati alle vie legali: la donna ha giustificato le assenze spiegando che il figlio era spesso malato, ma le indagini hanno provato che Simon non era affetto da nessuna patologia cronica. L'esito finale del processo è stata una condanna a 4 mesi per la donna, anche se il provvedimento ha innescato subito polemiche, tra favorevoli e contrari: i primi sostengono la validità della linea dura verso chi non manda i figli a scuola, mentre i secondi ritengono che la repressione non sia un metodo valido perché non risolve il problema a partire dalle sue radici. Tra questi ultimi c'è anche Najat Vallaud-Belkacem, ministro all'istruzione, che ha commentato la sentenza del giudice: "Una condanna penale non è ovviamente la soluzione migliore a un problema del genere; la scuola deve cercare in ogni modo di collaborare con i genitori".
Un'inchiesta ha dimostrato come l'assenteismo tra gli studenti minorenni francesi sia mediamente del 5,4%, con variazioni sensibili a seconda del livello sociale della famiglia. I picchi maggiori si riscontravano infatti nelle situazioni di povertà, con genitori disoccupati e in gravi difficoltà economiche.