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Festa del Lavoro, 1 maggio vietato in Turchia: arresti a Istambul, 250 persone fermate dalla polizia

Mezzi pubblici bloccati, interi quartieri isolati. Il centro di Istanbul è blindato e tutte le principali vie che portano a piazza Taksim sono state bloccate dalle forze di polizia fin dal mattino, per dare seguito al divieto del prefetto di manifestare per il 1 maggio nella storica piazza. Decine di manifestanti sono stati arrestati in modo violento.
A cura di Annalisa Cangemi
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La giornata del 1 maggio a Istanbul è una giornata di violenze e arresti. Già da ieri migliaia di poliziotti avevano transennato la centralissima e simbolica piazza Taksim, che il prefetto della città ha chiuso a qualsiasi forma di manifestazione, precludendo a sindacati, attivisti e opposizione quello che da sempre è un luogo simbolo di scontro politico.

Secondo l'Associazione dei Giuristi Contemporanei (Chd), citata dall'emittente Halk Tv, almeno 250 persone sono state fermate dalla polizia mentre cercavano di raggiungere Piazza Taksim, simbolo storico della Festa dei Lavoratori, da anni  interdetta alle manifestazioni. Il governo vorrebbe che le manifestazioni avessero luogo in un'apposita area eventi della metropoli sul Bosforo, nell'area di Yenikapi. Una forzatura inaccettabile per diverse organizzazioni di lavoratori, sindacati e formazioni politiche che non non hanno accettato i divieti.

Le forze dell'ordine sono intervenute con particolare durezza contro alcuni gruppi, soprattutto giovani, che volevano celebrare la giornata manifestando in quella zona. Le autorità turche hanno trasformato gran parte del centro di Istanbul in una zona rossa, con decine di migliaia di agenti dispiegati nei quartieri di Sisli, Kadikoy, Besiktas e attorno a Taksim.

Stazioni della metropolitana, fermate degli autobus e interi isolati sono stati chiusi, mentre tutte le vie d'accesso alla piazza sono state sbarrate con barriere metalliche, nel quadro delle misure di sicurezza imposte dalla prefettura. I mezzi pubblici sono stati bloccati, con 7 fermate della metropolitana chiuse. Sospese anche le fermate di bus e tram che passano dai quartieri di Besiktas, Beyoglu, Sisli, Fatih, Kadikoy e Kartal, questi ultimi due nella parte asiatica della città. Quartieri interi sono stati sgomberati da rifiuti e potenziali corpi contundenti nella notte.

Nonostante i divieti e il massiccio dispiegamento di forze, vari gruppi di studenti, collettivi e lavoratori hanno tentato comunque di radunarsi nel quartiere di Sisli, per poi marciare verso piazza Taksim, ma sono stati fermati dalla polizia che li ha messi in custodia. In particolare, nel quartiere di Mecidiyekoy, numerosi manifestanti sono stati arrestati in modo violento – riporta Haik Tv – bloccati a terra e ammanettati, mentre la zona veniva progressivamente isolata dalle forze di polizia.

Mentre le manifestazioni sono state vietate nel centro di Istanbul, nel quartiere di Kadikoy, sulla sponda anatolica di Istanbul, è stata convocata e autorizzata una grande manifestazione di sindacati e partiti politici di opposizione.

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